Il Pd come il MoVimento 5 stelle. Almeno per quanto riguarda le parlamentarie. Solo che, mentre il partito di Beppe Grillo le ha fatte esclusivamente in rete (con tanto di polemiche sulla trasparenza e sulle regole), il partito democratico le farà in strada.
Infatti, largo del Nazareno ha deciso di organizzare primarie aperte per la scelta dei candidati al Parlamento. Ad annunciarlo è stato il vicesegretario del Pd, Enrico Letta spiegando che "se le elezioni si svolgeranno il 17 febbraio faremo le primarie il 29-30 dicembre. Lunedì in Direzione decideremo i particolari, ma abbiamo deciso che chiameremo milioni di cittadini sulla base di quelli che hanno partecipato alle primarie del 25 novembre per scegliere i nostri parlamentari. Vogliamo continuare a giocare all’attacco perché le elezioni si vincono così".
Per quanto riguarda il regolamento e il percorso da seguire, la Direzione nazionale del partito se ne occuperà lunedì prossimo. Quello che è certo è che non ci saranno limitazioni. "Il Pd non ha paura di far scegliere agli elettori i loro candidati in Parlamento. Potranno votare anche i non iscritti", ha concluso Letta.
Un comunicato dell’ufficio stampa Pd spiega che i candidati alle primarie del Pd per il Parlamento saranno scelti dagli "organi territoriali" e dagli "iscritti"del partito. Alle primarie, invece, potranno votare tutti gli iscritti al Pd e chi si è registrato per le primarie del 25 novembre. Tutto il contrario di quello che avevo dichiarato Letta.
Intanto anche Nichi
Vendola ha deciso di copiare il Pd. "Proporrò al gruppo dirigente di Sel di fare, negli stessi giorni del Pd, le primarie per scelta nostri rappresentanti in Parlamento", ha scritto il leader di Sel su Twitter.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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