Michele Emiliano è stato il primo a riposizionarsi. Da grande sostenitore di Bonaccini, si è buttato sulla vincitrice: “Elly Schlein ha vinto delle straordinarie primarie che ricostruiscono e rilanciano il Partito democratico come forza guida dell’Italia - ha scritto il governatore della Puglia su Facebook postando la foto del neo segretario - Elly e Stefano hanno condotto una campagna congressuale costruttiva, leale, individuando tanti temi che ci uniscono: emergenza climatica, politiche sociali, accoglienza, limite alla precarietà. Il Pd è unito e felice di essere in campo con Elly Schlein alla sua guida. Da mo vale”. Quindi prima non valeva, verrebbe da chiedere.
Del resto Emiliano è il principe delle piroette, solo una settimana fa è riuscito a dire che la Tap è fondamentale per la decarbonizzazione di Ilva, dopo aver presentato ricorsi persino alle giurisdizioni extraterrene per bloccare il gasdotto, e per chiudere Ilva.
"La cosa più importante ora è rimanere uniti, non farsi prendere da strane idee e continuare a lavorare insieme come hanno fatto durante questo periodo delle primarie". Dice Emiliano, che però alle primarie ha potuto partecipare solo ai gazebo, dato che Corte Costituzionale e Csm sanzionandolo gli hanno impedito di iscriversi ad un partito finché è magistrato.
Questo non gli ha impedito di spendersi, senza successo, per Bonaccini. Ma solo perché lo pensava vincitore. Essendo per linea politica il governatore pugliese sicuramente più affine a Elly Schlein, con cui ad esempio condivide il pacifismo come pure l’alleanza con i 5 stelle, che invece Bonaccini in Emilia Romagna non ha fatto.
“Erano due candidati eccellenti - secondo Emiliano- non a caso uno era il presidente della Regione Emilia Romagna e l'altro era il suo vice, due persone che si erano già scelte tra di loro ma che hanno interpretato con originalità il ruolo. Sono stati corretti e leali, dando speranza a questo Paese in questo momento difficile”. Proprio Emiliano nei giorni scorsi infatti aveva proposto un ticket tra Bonaccini e Schlein, proposta cui entrambi hanno risposto freddamente.
"Alla fine come ha ammesso Bonaccini, Elly Schlein - ha affermato Emiliano - è stata capace di dare una sensazione di innovazione e cambiamento che le ha consentito di vincere le primarie". Rispondendo, poi, ad una domanda dei giornalisti sulle amministrative della prossima primavera, Emiliano ha dichiarato che il "Pd deve allargarsi. Era diventato un posto dove se uno entrava per fare una tessera lo mandavano via. Adesso - ha concluso - mi auguro che il timore di 'scalate' nel partito sia sostituito dalla volontà di aggregare il più possibile".
Si riferisce a una rottura definitiva con il terzo polo, che Emiliano aveva chiesto a Bonaccini, e che ora arriverà da Schlein. Mentre i consiglieri regionali di Azione in Puglia continuano a sedere tra i banchi della maggioranza, nonostante Emiliano abbia detto di sospendere il consiglio regionale finché non passano all'opposizione.
Del resto Emiliano sin dall’inizio si era diviso equamente: lui e Decaro
su Bonaccini, e la sua consigliera Titti De Simone e Francesco Boccia con Schlein. Così da restare al sicuro, chiunque diventasse segretario Pd. Senza tessera di partito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.