"Ticket solo per islamici". La Lega contro il direttore del museo Egizio: "Razzista con gli italiani"

Ora che il contratto del direttore del museo Egizio dev'essere rinnovato, la Lega chieda che Christian Greco venga sostituito dopo l'iniziativa "Beato chi parla arabo"

"Ticket solo per islamici". La Lega contro il direttore del museo Egizio: "Razzista con gli italiani"
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È scontro aperto tra la Lega e il direttore del museo Egizio di Torino, Christian Greco. Il direttore è in scadenza di mandato e la sinistra, così come lo stesso Greco, vorrebbe si procedesse al rinnovo, ma ora la Lega alza le barricate e chiede la sostituzione della dirigenza del museo. "Il Museo Egizio di Torino viene pagato dai cittadini e lui ascolta solo la sinistra. È un razzista contro italiani e cristiani. Si dimetta subito, farebbe più bella figura", ha dichiarato Andrea Crippa, vicesegretario della Lega intervistato da Affaritaliani.it.

Tutto nasce alcuni anni fa, nel 2017, quando Crippa lanciò l'iniziativa "Beato chi parla arabo", con tanto di locandine in lingua araba, destinato esclusivamente ai cittadini stranieri. A loro veniva offerto un ingresso omaggio al museo Egizio dietro l'acquisto di un altro ticket. Un 2x1 che permetteva di risparmiare notevolmente alle famiglie arabe che desideravano visitare il museo di Torino. Iniziativa, dice la Lega, discriminatoria nei confronti degli italiani e dei cattolici. Ai tempi, il museo si difese dichiarando che si trattava di una mera operazione di marketing.

Il direttore la definì come "un mezzo per condividere il prezioso patrimonio del museo con le genti del Paese d'origine di quel patrimonio". Augusta Montaruli, invece, la definì un'iniziativa "assurda, ingiustificabile, discriminatoria nei confronti di chi non è arabo e anche offensiva nei confronti delle donne". Andarono all'attacco dell'iniziativa anche Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ai quali il museo replicò: "Per noi è un'operazione di marketing culturale, non certo politica e ci spiace se il nostro scopo non sia stato capito e che possa venir strumentalizzato".

Oggi che si discute il rinnovo dell'incarico, il tema torna di stretta attualità: "Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, faccia un gesto di dignità e si dimetta. Faremo di tutto per cacciarlo e chiediamo al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, di cacciarlo se non si dimette lui", continua il vicesegretario della Lega. Greco ha risposto: "Mi valutino con criteri oggettivi. Sono qui da nove anni, puntiamo a un milione di ingressi, stiamo lavorando al bicentenario. Mi lasciano basito gli attacchi della politica".

La questione è aperta: da sinistra hanno fatto quadrato attorno al direttore, che anche se dice che non fosse quello l'obiettivo, è evidente che ha scatenato una battaglia politica, che vede da una parte la Lega che considera discriminatoria l'iniziativa del direttore e dall'altra la sinistra da sempre esterofila e distante dal mondo reale.

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