In attesa del Consiglio dei Ministri di oggi inziano a prendere forma i provvedimenti del governo Renzi. E gli ormai mitologici 80 euro in busta paga subiscono altre limature. In un certo senso si restringono. "Diamo ottanta euro al mese a sei milioni e mezzo di persone. A due milioni e ottocentomila ne diamo tra i sessanta e gli ottanta", è con queste parole che il premier ha annunciato, in un'intervista al direttore de La Stampa Mario Calabresi, l'entità del tanto sbandierato bonus. Eppure, calcolatrice e calendario alla mano, qualcosa sembra non tornare. Il 12 marzo, al termine del Consilgio dei Ministri, lo stesso Renzi aveva annunciato così il "regalo" agli italiani (guarda il video): "Circa 10 milioni di italiani andranno a prendere 10 miliardi di euro su base annua, cioè 1000 euro ciascuno all'anno, cioè in media 80 euro circa al mese per dodici mensilità". Una media, che stando all'intervista di oggi, non verrà rispettata perché la platea degli "aventi diritto" agli ottanta euro si è ristretta da dieci a 6,5 milioni di italiani. Agli altri arriverà un bonus più piccolo: da 60 a 80 euro.
Gli 80 euro, ha precisato ancora una volta il premier, non verranno finanziati con aumenti delle aliquote: "Questi denari non vengono con l’aumento delle tasse per chi guadagna di più. Ci sono degli interventi solo per quest’anno, come l’1,4 mld di Banca d’Italia. Ma si è innescata una revisione della spesa che darà 6 miliardi quest’anno, 15-17 il prossimo e oltre 30 nel 2016. Il taglio delle tasse è strutturale". "Noi abbiamo già recuperato 300 milioni e lo diciamo - ha proseguito il primo ministro -. Ma lo spazio di recupero vero, che è enorme, non si ottiene con i blitz a sorpresa Cortina o sul Pontevecchio. Ma con l’incrocio delle banche dati. In giugno la fatturazione elettronica ci darà una grande mano su questo".
Niente tasse, promette Renzi difendendo la spendig review sulle auto blu ("Non porta cifre starordinarie, ma dimostra che non possiamo sprecare neanche un centesimo) e poi rilancia sulla lotta all'evasione fiscale: "Noi abbiamo già recuperato 300 milioni e lo diciamo. Ma lo spazio di recupero vero, che è enorme, non si ottiene non 538em;">con i blitz a sorpresa Cortina o sul Pontevecchio. Ma con l'incrocio delle banche dati. In giugno la fatturazione elettronica ci darà una grande mano su questo".
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