Una grave intimidazione scuote il mondo della politica. Il bersaglio è Matteo Renzi, contro cui è apparsa una scritta minacciosa che evoca tristi ricordi legati al passato, ai tempi del terrorismo degli anni Settanta e Ottanta, quando qualcuno pensava di fare politica usando le spranghe e il piombo delle pistole. Chi l'ha vergata ha usato una bomboletta spray. La frase, "Renzi per te la P38", è preceduta e seguita da una stella a cinque punte. E' comparsa in via del Sansovino, alla periferia ovest di Firenze, su un muretto nelle vicinanze di una scuola media. La Digos sta indagando. E' probabile che sia il frutto di una mente annebbiata dalla pochezza di idee. Ma in casi come questi è meglio non sottovalutare dando per scontato che si tratti solo di una "bravata".
Immediata, e decisamente bipartisan, la solidarietà subito scattata nei confronti del sindaco. Solidarietà che viene espressa anche su Facebook, nella pagina curata dal primo cittadino del Pd. "La scritta di minacce contro di lui evoca una stagione buia del passato e va condannata con forza e nettezza", ha detto il segretario del Pd della Toscana, Andrea Manciulli.
"Esprimo la piena solidarietà al sindaco a parte mia personale e di tutto il Pdl fiorentino - ha ribadito Gabriele Toccafondi, coordinatore cittadino del Pdl a Firenze -. Serve una netta condanna, senza se e senza ma, per l’episodio, che è una vera e propria violenza per tutta la città". Il senatore del Pdl, Altero Matteoli, ha detto che "le minacce a Renzi sono incommentabili, auspico che le autorità competenti facciano luce sull’inquietante episodio che va condannato e respinto".
Il sindaco di Torino, Piero Fassino, sottolinea che le "frasi rivolte al sindaco Renzi evocano uno dei periodi più cupi della storia italiana. Oggi come ieri non possiamo e non dobbiamo mai abbassare la guardia di fronte a ogni forma di minaccia e di aggressione compiuta verso le istituzioni e i loro rappresentanti. Si tratta - conclude - di azioni vili e inaccettabili, da condannare e contrastare sempre e con assoluta fermezza".
Il segretario del Psi, Riccardo Nencini, sottolinea che "a Firenze c’è un proverbio con il quale si potrebbe facilmente liquidare un gesto figlio soprattutto della stupidità, ma la storia recente d’Italia ci insegna a non sottovalutare mai questi segnali". Ma per il leader dei socialisti "qualsiasi rigurgito di violenza, anche solo verbale deve essere stroncato sul nascere e condannato, prima che faccia da preludio ad azioni realmente eversive".
"Caro Matteo Renzi, solidarietà da tutti noi", ha scritto Pier Luigi Bersani su Twitter, "sono atti che condanniamo con fermezza". "Le minacce e il riemergere di parole e simboli che speravamo ormai cancellati - ha detto Walter Veltroni - non vanno sottovalutati: esprimo la mia piena solidarietà al sindaco Matteo Renzi e credo sia dovere di tutti noi quello di tenere alta la guardia. Non c’è spazio per i violenti e per chi spera di spostare all’indietro le lancette dell’orologio".
Renzi ha risposto a tutti con un messaggio su Twitter: "Ringrazio per l’affetto e l’amicizia di queste ore. Non sono preoccupato e sono certo della forza delle istituzioni. Un abbraccio Firenze".
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