Polemiche in Calabria per un'opera presentata ad un festival della rigenerazione urbana patrocinato dal Comune di Rosarno e che rappresenta una mano che stringe una statuetta del Duomo. Una scultura che si ispira chiaramente al gesto di Massimo Tartaglia che nel dicembre 2009 scagliò l'oggetto contro l’allora premier Silvio Berlusconi, costretto a ricorrere alle cure dei sanitari.
La presenza dell’opera alla manifestazione è stata segnalata dal vice segretario dell’Udc calabrese (ora all'opposizione nel Comune), Giuseppe Idà, secondo il quale il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi, avrebbe dovuto inaugurare l’opera collocata in una piazza del paese. Cerimonia, sempre secondo Idà che poi sarebbe saltata. "Si tratta dell’ultima meraviglia offertaci dalla giunta comunale guidata dalla sindaca coraggio (e che coraggio!) Elisabetta Tripodi, capace di inaugurare una statua raffigurante la mano di quel folle, tale Tartaglia, che lanciò una statuetta colpendo il premier di allora, Silvio Berlusconi, in pieno volto", denuncia Idà.
"Come amministrazione comunale siamo all’oscuro della vicenda", ribatte il primo cittadino, "Sappiamo solo che, nell’ambito della kermesse che si è conclusa il 28 settembre scorso, un artista, del quale non ricordo nemmeno il nome, ha realizzato quest’opera, effimera come le altre che sono state realizzate in quella occasione. Opera che è stata rimossa dai vigili urbani. Non poteva esserci alcuna inaugurazione da parte dell’amministrazione comunale perché non avevamo commissionato alcuna opera del genere che, peraltro, non è mai stata visionata da alcuno.
L’unica foto che la riguarda, essendo stata sempre coperta da un drappo, è stata scattata dallo stesso artista che se l’è fatta per ricordo. Non c’è nessun caso, dunque anche perchè, per quanto ci riguarda, eravamo del tutto ignari della cosa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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