Salvini: "Zelensky a Sanremo? Speriamo resti riservato alla musica"

"Adoro la canzone italiana. Zelensky? Non so come canta, ho altre preferenze". Commenta così, Matteo Salvini, l'annunciato intervento del presidente ucraino a Sanremo

Salvini: "Zelensky a Sanremo? Speriamo resti riservato alla musica"

Il palco di Sanremo? Dovrebbe essere riservato alla musica. È l'opinione del ministro delle Infrastrutture e trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, in merito all'annunciato videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky previsto durante la serata finale del festival della canzone italiana. "Avranno fatto le loro valutazioni, quello che spero è che la guerra finisca il prima possibile e poi che il palcoscenico della città dei fiori rimanga riservato alla musica è qualcosa che penso tutti si aspettano" commenta il vicepremier a margine dell'inaugurazione di Homi alla Fiera di Milano a Rho, rispondendo a una domanda sull'intervento del presidente dell'Ucraina, come riportato dall'agenzia Adnkronos. "Sono amante del festival vecchia maniera - ha sottolineato Salvini -.Non dico chi spero che vinca, sennò lo danneggio e arriverà ultimo sicuramente. Ho le mie preferenze ma in campo canoro, non in altri campi. Adoro la canzone italiana. Zelensky? Non so come canta, ho altre preferenze" ha aggiunto il ministro e vicepremier, con una buona dose di sarcasmo.

Le parole del leader leghista

Salvini ha poi rincarato la dose, sottolineando: "Non giudico. È l'ultima settimana di campagna elettorale, se avrò tempo di guardare Rai Uno sarà per ascoltare canzoni, non per ascoltare altro". Quanto a un rischio di escalation del conflitto in Ucraina,"speriamo che finisca il prima possibile - ha osservato Salvini - noi siamo allineati con le posizioni occidentali. E speriamo che Sanremo rimanga il festival della canzone italiana e non altro". Una posizione nemmeno troppo implicitamente critica quella del leader leghista nei confronti della "presenza" del presidente ucraino a Sanremo. Che sicuramente parlerà di tutto tranne che di musica. Le parole del leader leghista non sono passate inosservate e i dem passano all'attacco. "Un ministro della Repubblica che ironizza su Zelensky a Sanremo nelle ore in cui l'Ucraina piange le vittime dei missili russi" accusa Filippo Sensi, ex deputato del Pd ed esponente dem, stigmatizzando su Twitter le parole di Matteo Salvini.

Certo è che la scelta di Amadeus di invitare il presidente Zelensky divide l'opinione pubblica. Da una parte ci sono quelli che sostengono la decisione del conduttore e direttore artistico del Festival, dall'altra, invece, chi ritiene questa scelta fuori luogo per una manifestazione come quella di Sanremo. Tra i critici, oltre a Moni Ovadia, anche il noto vignettista Vauro Senesi: "Stiamo parlando del leader di un paese in guerra.

Il mainstream italiano lo continua a dipingere come l’eroe in maglietta, sembra un personaggio di un fumetto" ha dichiarato all'agenzia Adnkronos. "Questo invito diventa una propaganda bellica in un momento in cui c’è bisogno di parlare di diplomazia, di cessate il fuoco e di pace".

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