Scandalo Asl, De Girolamo: "Pronta a chiarire alle Camere"

Sinistra in pressing sulla De Girolamo dopo lo scandalo sull'Asl di Benevento. Il ministro pronta a difendersi dalle accuse: "Il mio mandato è nelle mani di Letta". Ma il Pd punta alle sue dimissioni: "Spieghi subito in maniera chiara i suoi comportamenti"

Scandalo Asl, De Girolamo: "Pronta a chiarire alle Camere"

"Sono più che disponibile a chiarire al più presto in parlamento gli aspetti di questa sconcertante vicenda che mi vede sottoposta a un linciaggio mediatico senza precedenti pur non essendo io coinvolta nell’indagine". il ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo prova a zittire le polemiche e a tirare dritto: "Sono sicura di non aver fatto nulla di irregolare", ma il Pd si prepara a chiedere la sua testa al premier Enrico Letta. La sinistra vuole andare fino in fondo. Dopo che i Cinque Stelle hanno più volte minacciato la sfiducia, anche i democrat hanno deciso di cavalcare le ultime rivelazioni giudiziarie per colpire il ministro. I deputati piddì Michele Anzaldi e Mino Taricco e i senatori Laura Cantini e Claudio Moscardelli, tutti componenti della commissione Agricoltura, hanno già fatto sapere che presenteranno una interrogazione urgente: "La De Girolamo spieghi subito in maniera chiara i suoi comportamenti davanti al parlamento".

Negli uffici della procura di Benevento procede l’inchiesta sui pagamenti della Asl che ha visto l’arresto, il 27 dicembre, di quattro imprenditori con l’accusa di aver ottenuto pagamenti irregolari dalla struttura sanitaria, per almeno 700mila euro. Nei fascicoli dell’inchiesta sono finite le registrazioni abusive che Felice Pisapia, ex direttore amministrativo della Asl e destinatario di un provvedimento di obbligo di dimora, fece di un incontro privato del luglio 2012 al quale era presente anche la De Girolamo (all’epoca deputato e coordinatore provinciale del Pdl), che non è indagata dalla procura. Ma le frasi della De Girolamo, finite nei verbali e pubblicate da alcuni giornali, sono all’origine delle polemiche politiche cresciute negli ultimi giorni contro l’esponente del Nuovo centrodestra. Da giorni il partito di Repubblica pubblica nuovi particolari delle intercettazioni che imbarazzano il ministro dando il la al Pd per chiederne le dimissioni. "Il parlamento svolge il suo ruolo - le fa notare il ministro degli Affari Regionali Graziano Delrio - non c’è niente di straordinario a riferire in parlamento, il confronto va accettato". La De Girolamo ha, quindi, dato la propria disponibilità a chiarire in parlamento didendosi, tuttavia, sottoposta a "un linciaggio mediatico senza precedenti pur non essendo io coinvolta nell’indagine".

Il Nuovo centrodestra ha subito fatto quadrato. "La De Girolamo è stata abusivamente e illecitamente intercettata, quando non era neppure ministro - ha commentato il vicepremier Angelino Alfano - è una barbarie che di quelle intercettazioni si faccia mercimonio". Incassata la fiducia di Alfano, il ministro delle Politiche agricole ha ribadito di "essere vittima di registrazioni abusive in casa mia da parte di chi è stato sottoposto a misura cautelare dalla magistratura per presunti reati commessi nell’Asl di Benevento e di testimonianze raccolte dai giornali da parte di personaggi già noti alle forze dell’ordine e ai giudici". "Chi è accusato di aver violato la legge viene ritenuto più credibile di chi invece la legge l’ha rispettata", ha continuato ribadendo, tuttavia, la propria fiducia nella magistratura.

"Il mio mandato ministeriale - conclude la De Girolamo - è, sin dal primo giorno del mio insediamento, nelle mani del premier, ma sono pronta a difendere con tutte le forze che ho in corpo la mia dignità e la mia onestà".

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