"Avrà una bella gatta da pelare": così Schlein ora sfida Meloni

Il solito ritornello della leader Pd a "Piazzapulita": "Le basterebbero 12 secondi per dichiararsi antifascista. Evidentemente non vuole rescindere questo legame con il suo stesso passato"

"Avrà una bella gatta da pelare": così Schlein ora sfida Meloni
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Sì, il confronto con Giorgia Meloni ci sarà: Elly Schlein è sicura. Ospite di "Piazzapulita", la leader del Partito Democratico ha ribadito la disponibilità alla "sfida" con il primo ministro, tornando sulle motivazioni che l'hanno spinta a declinare l'invito ad Atreju: "Mi sono rifiutata di andare alla loro festa di partito perché io non voglio condividere il palco con nostalgici del franchismo e del fascismo. Sono disponibile a un confronto, non a casa sua, non a casa nostra". L'ex vice di Stefano Bonaccini non ha timori reverenziali, anzi nel corso del dialogo con Formigli s'è sbilanciata: "Io più gestibile di Conte? Beh, sarebbe un errore perché avrà una bella gatta da pelare".

Schlein ha sfruttato il palco amico di "Piazzapulita" per continuare la campagna di delegittimazione nei confronti del governo, a partire dal solito ritornello sull'allarme fascismo. La leader dem ha cavalcato l'onda di Acca Larentia e ha ribadito di attendersi da Meloni una presa di distanze perchè starebbe mettendo il Paese in grave imbarazzo:"C'è stata un'evoluzione di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia. Ma è tutto da vedere, perché noi le abbiamo chiesto di dire una parola, di prendere le distanze da quelle centinaia di braccia alzate che inneggiano al fascismo. La Costituzione è chiara. Giorgia Meloni ha parlato tre ore la settimana scorsa in conferenza stampa. Le basterebbero 12 secondi per dichiararsi antifascista. Evidentemente non vuole rescindere questo legame con il suo stesso passato".

Interpellata sul caso Chiara Ferragni, Schlein ha traccheggiato spargendo un po' di letame sull'esecutivo: "Non mi sembra normale che un paese in cui tagliano sanità e pensioni, dove c'è una ministra che non pagava il Tfr ai dipendenti, che aveva un debito con lo Stato, noi parliamo per settimane di Chiara Ferragni, con tutto il rispetto". La politica di Lugano ha evidenziato che c'è un processo in corso e se l'influencer ha sbagliato pagherà ed è giusto che paghi: "Ma a me sembra surreale il dibattito e l'attacco frontale della Presidente del Consiglio nella conferenza stampa, conferma che queste destre hanno bisogno di un nemico al giorno".

Volgendo lo sguardo alle elezioni europee in programma tra pochi mesi, Schlein non si è sbilanciata su una sua possibile candidatura.

L'obiettivo è quello di trovare la squadra, le individualità vengono dopo, il suo mantra: "Le nostre valutazioni le faremo dopo aver definito il progetto. Dal 27 febbraio saremo a Cassino per la prima tappa dell'Europa che vogliamo costruire, per trattare temi specifici".

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