Tutte le volte in cui i grillini hanno smentito Beppe

C'è una democrazia diretta di serie A e una di serie B. E Beppe Grillo lo ha dimostrato ancora una volta. Quando il risultato delle consultazioni sul suo blog non combacia col pensiero del leader, quest'ultimo se ne frega, minimizza o lo snobba

Tutte le volte in cui i grillini hanno smentito Beppe

C'è una democrazia diretta di serie A e una di serie B. E Beppe Grillo lo ha dimostrato ancora una volta. Quando il risultato delle consultazioni sul suo blog non combacia col pensiero del leader, quest'ultimo se ne frega, minimizza o lo snobba. L'ultimo caso delle consultazioni con Renzi ne è l'ennesima prova. È vero, l'ex comico si è recato nei palazzi del potere, ma per fare cosa? Ribadire la sua linea oltranzista e fare un monologo. I grillini che hanno votato contro il suo volere si sarebbero aspettati questo? Probabilmente no, o magari si potrebbe fare un'altra consultazione on line per saperlo.

E che dire del voto sull'abolizione del reato di clandestinità? In quel caso, Grillo arrivò a sconfessare l'operato di alcuni suoi senatori (che avevano proposto l'emendamento, poi approvato in Commissione, per l'abolizione del reato), salvo poi venir sconfessato dalla Rete. Il referendum del 13 gennaio, della durata di sette ore di tempo per votare, diede un risultato clamoroso: 15.839 sì, 9.093 no, su un totale di 24.932 votanti. Un altro caso si verificò a Roma. Quando il neo sindaco Ignazio Marino propose al M5S di indicare un nome per l'assessorato alla Legalità e alla Sicurezza, una consultazione online certificò la volontà di aprire al primo cittadino. Dovette intervenire Grillo, che snobbò il responso e tuonò: "Nessuna alleanza, il voto di De Vito online non ha alcun valore". Amen.

Infine, un'altra bocciatura si verificò sul reddito minimo di cittadinanza, tanto osannato da Grillo. Bene, in quel caso non ci fu un sondaggio on line, ma arrivò un report di 71 pagine frutto dell’attività del sito Economia 5 stelle, che coinvolge attivisti e parlamentari del movimento.

Report che sconfessò la linea del capo in quanto "non si rende un buon servigio né ai disoccupati né alla società mantenendoli in una condizione di estraneità al mondo del lavoro e di effettiva subalternità rispetto a chi ha un impiego". Insomma, la base del M5S segue la stessa linea di Grillo?

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