Verona, la Lega alla prova del voto

Dopo la rottura con il Pdl e il caso Belsito, il Carroccio si mette alla prova. Riuscirà a ottenere la fiducia della base? VIDEO

Verona, la Lega alla prova del voto

Sono sette i candidati sindaco a Verona, città governata dal 2007 dal leghista Flavio Tosi. Ed è proprio quest’ultimo, appoggiato anche da una serie di liste civiche, ad essere favorito dai sondaggi. Secondo Sgw Tosi potrebbe arrivare a conquistare fino al 60% dei voti davanti al candidato del centrosinistra, Michele Bertucco che si fermerebbe appena al 25% delle preferenze. Al terzo posto Luigi Castelletti (Pdl, Udc e Fli) che raggiungerebbe al massimo il 14%. Dietro tutti gli altri: Gianni Benciolini del Movimento 5 Stelle, Patrizia Badii (Veneto Stato), Luca Castellini (Forza Nuova) e Ibrahima Barry (Alternativa Comunista).

Dopo la rottura con il Pdl e lo scandalo che ha coinvolto la Lega, è proprio a Verona che si terrà la resa dei conti. Il Carroccio otterrà la fiducia della base? C’è da dire che, sondaggi a parte, il maroniano Tosi parte avvantaggiato. E non solo perché, unico caso in tutta Italia, la Lega gli ha concesso di correre con ben sette liste civiche oltre che con quella del Carroccio. Il sindaco uscente, infatti, è uno dei più amati del Paese. Ad appoggiarlo ci sono anche quattordici esponenti del Pdl che sono stati sospesi da Angelino Alfano proprio perché sostengono Tosi e non Castelletti. E persino l’Api di Rutelli, con la lista Alleanza per Verona, corre per lui.

Ancor prima che scoppiasse il caso Belsito, tra l’altro, i riflettori erano puntati sull’Arena per motivi politici. Come Bossi ha ripetuto quasi fino alla nausea, queste amministrative sono un test importante per la Lega, dopo l’arrivo a Palazzo Chigi di Monti e la decisione di correre da soli. Perdere la roccaforte di Verona sarebbe per il Carroccio un segnale forte da parte della base e rimetterebbe in discussione la strategia politica.

Se Castelletti difficilmente scalzerà Tosi dalla sua poltrona, a intaccare il predominio della Lega potrebbe essere iI candidato del centrosinistra Bertucco. 48 anni, bancario e presidente regionale di Legambiente, ha conquistato quasi il 60% delle preferenze alle primarie del Pd, battendo l'indipendente Mario Allegri e l'Idv Antonio Borghesi.

Tra gli outsider spicca invece Ibrahima Barry, una vera novità per Verona. Si tratta infatti del primo candidato immigrato. L’operaio candidato di Alternativa Comunista è infatti originario della Guinea, ma è in Italia da 24 anni e ha la cittadinanza da 9.

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