"Ho l'auto blu, non la uso la domenica, la uso per andare da casa al ministero, non avrei dove parcheggiare". Intervistato da Mix24 su Radio24, il viceministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà fa scoppiare l'ennesima polemica legata a una spendig review a lungo promessa dal premier Enrico Letta ma sempre disattesa. "Catricalà è talmente scollegato dalla realtà - ha replicato il vicepresidente della commissione Finanze alla Camera, Enrico Zanetti - da non rendersi conto che, fuori dai dorati palazzi in cui si muove da decenni con stipendi da favola, la gente non ha nessuna intenzione di beccarsi pure risposte tra il serio e il faceto".
Nella chiacchierata con Giovanni Minoli, Catricalà è intervenuto a trecentosessanta gradi sui principali temi di attualità. Così, ha spaziato dal piano di privatizzazioni, approvato ieri dal Consiglio dei ministri, alla tenuta del governo Letta, appeso alle fibrillazioni interne al Partito democratico e alla scissione del Pdl. E ancora: il futuro di Telecom e la privatizzazione della Rai. "Queste privatizzazioni sono obbligate, le dobbiamo fare per forza - ha spiegato il viceministro - ma dobbiamo valorizzare al massimo il nostro patrimonio e venderlo al meglio, per questo dobbiamo fare squadra e dare valore ai nostri asset". Sul futuro di viale Mazzini, però, Catricalà ci ha tenuto a spiegare che privatizzare la televisione pubblica rischia di essere antieconomico. "Io avevo parlato di privatizzare qualche asset - ha spiegato - ma ora parlare di privatizzare la Rai è antieconomico. Farlo prima del 2016 è vendere un asset privo di valore".
Il viceministro allo Sviluppo economico è convinto che l'esecutivo sia destinato a durare e che, quindi,
il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi non staccherà la spina. "Ho sentito parlare di rimpasto a gennaio, ma non ci credo - ha concluso - non credo che Berlusconi toglierà la corrente al governo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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