Per primo fu Arcimboldo, il pittore italiano che componeva ritratti assemblando ortaggi, pesci, uccelli. Poi nel 18esimo secolo fu il filosfo tedesco Feuerbach a pronunciare frase: "Siamo quello che mangiamo". Oggi, invece, diremmo siamo quello che fotografiamo.
Ed è rimasta a tutti sullo stomaco la foto scattata da Joe Bastianich e caricata qualche giorno fa sul suo profilo instagram. Dall'immagine si vede un piccione arrosto, o forse una quaglia. Il piccione al sangue, decisamente splatter, sembra così crudo che forse un buon veterinario può ancora rianimarlo.
Bastianich, imprenditore nella ristorazione newyorkese, vero osso duro della giuria di MasterChef, con la foto chiedeva ad un amico del settore di consigliargli un buon vino rosso. Ma i commenti al post sono stati tutt'altro che succulenti.
Qualcuno ha scritto che la foto sembra fatta in un corso di anatomia ornitologica, qualcun altro aggiunge: "Che cosa orribile…Sembra uscito dall’obitorio". Tra gli oltre seicento commenti quasi nessuno di assenso: "Ho visto un piatto simile a lato dell’autostrada". E ancora "Se avessi un piatto così tutti i giorni riuscirei finalmente a fare la dieta", "come diventare vegani", "No! il cadavere nel piatto no". Ma i più si accaniscono su Bastianich rancorsi per il comportamento intollerante e ostile avuto da lui nelle puntate di MasterChef verso giovani cuochi.
E così che, per una dantesca analogia, cercano di fargliela pagare insultandolo. Ma intanto siamo già all’ora del dinner e chissà cosa bolle in pentola in casa Bastianich...Segui già la nuova pagina di gossip de IlGiornale?
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