Juve, fallito il blitz per Elia Ora punta tutto su Vargas

Il blitz ad Amburgo è fallito. Niente fumata bianconera, solo tonalità grigie per Eljero Elia. Troppo bassa l'offerta della Juventus per l'ala mancina. «Abbiamo ricevuto una proposta, ma non abbiamo bisogno di vendere l'olandese», ha chiuso il ds del club tedesco Arnesen. In realtà all'Amburgo sono semplicemente insoddisfatti della cifra letta sul cartoncino consegnato loro dagli uomini di Marotta. Appena 7 milioni, due in meno di quelli spesi nel 2009 per portare Elia in Germania dal Twente. Dal canto suo la Juve fa spallucce. Quello per l'olandese era più un approccio che un vero e proprio assalto. Anche perché il primo obiettivo dei bianconeri per la fascia sinistra resta Juan Manuel Vargas.
Se l'Amburgo per Elia vuole almeno 12 milioni, la Fiorentina per il peruviano non scende sotto i 15. Anzi, l'intento dei Della Valle è rimanere il più possibile vicino ai 20 milioni. Definitivamente tramontata, invece, la pista Bastos. Il brasiliano sulla sua pagina di Twitter non usa mezzi termini. «Resto a Lione per conquistare nuovi trofei». E pensare che mesi fa gli esperti l'avevano già vestito di bianconero. Della serie sedotto e abbandonato.
Fanno scalpore le parole di Luis Alvaro de Oliveira. Il presidente del Santos è tornato a negare che Neymar sia già stato promesso al Real Madrid. «Non partirà quest'anno e comunque su di lui ci sono anche Juventus, Psg, Barcellona e Chelsea». Si riapre l'asta?
In casa Juve si pensa però anche a cedere. La priorità è sbarazzarsi dei quattro giocatori ormai messi ai margini da Conte. Ma per Amauri, Almiron, Martinez e Iaquinta sarà necessario aspettare ancora. Lo ha reso noto l'agente Andrea D'Amico: «Il futuro di Iaquinta? Ne sapremo di più dopo Ferragosto». Il motivo è semplice: le squadre che trattano con la Vecchia Signora giocano al ribasso e cercano di sfruttare a proprio favore l'urgente bisogno di vendere di Marotta. Tirando la corda fino agli ultimi giorni di mercato.
Un po' di vacanza, invece, per Adriano Galliani. L'a.d. rossonero ieri notte ha festeggiato con Max Allegri e Pippo Inzaghi a Forte dei Marmi. Era il compleanno del tecnico, arrivato subito dopo quello di Superpippo e dieci giorni dopo quello dello stesso Galliani. Per l'allenatore il regalo sarebbe pronto: un bel prolungamento del contratto in scadenza a giugno 2012. Anche Zlatan Ibrahimovic ha tanta voglia di restare il più a lungo possibile al Milan. Così la dirigenza si starebbe adoperando per accontentarlo, benché l'attuale accordo abbia validità fino al 2014, quando Ibra avrà già 33 anni. Ma c'è anche chi il rossonero è destinato a svestirlo. Non El Shaarawy, per cui il procuratore La Florio smentisce ogni ipotesi di partenza. Assai più probabile sia Cassano, per cui torna di moda l'opzione Fiorentina. Specialmente dopo la voce di un possibile passaggio a una società di Firenze della moglie di Fantantonio, giocatrice di pallanuoto.
La Roma è in cerca di una punta. Nilmar è inarrivabile, ma l'attaccante potrebbe arrivare comunque dalla Spagna. È Pablo Osvaldo, ex Fiorentina e Bologna, letteralmente rinato all'Espanyol. Walter Sabatini starebbe stringendo i tempi: all'italo-argentino un contratto quinquennale. Per il centrocampo il sogno è Thiago Alcantara. Il fenomeno della cantera blaugrana potrebbe essere ceduto in prestito qualora Cesc Fabregas arrivasse al Camp Nou.

Così si starebbe attivando Luis Enrique in prima persona per convincere il figlio di Mazinho a seguirlo nella Capitale. Scenario difficile, non impossibile. Così come è più di un'ipotesi l'arrivo di Fernando dal Porto dopo l'esclusione del mediano in Supercoppa portoghese. I giallorossi sono in pole e attendono solo il semaforo verde.

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