Mancano ormai poco alla chiusura di Expo Milano 2015 ma lo sguardo è già rivolto al futuro. è stata infatti presentata la prossima Esposizione Internazionale che si terrà dal 10 giugno al 10 settembre 2017 ad Astana, capitale del Kazakistan, incentrata sul tema Future Energy, ossia l'energia del futuro.
L'evento di presentazione si è tenuto nel Padiglione del Kazakistan che, con una media di circa 5mila visitatori al giorno, ha rappresentato sicuramente una delle mete più ambite dell'Expo di Milano. Un padiglione capace non solo di offrire molte attrazioni ai suoi visitatori - 15 mostre interattive, la storia del Paese raccontata attraverso le immagine create dal vivo nella sabbia da un'artista kazaka, sei aree tematiche tra cui l'acquario degli storioni, il cinema 3D con poltroncine dinamiche - ma anche di gettare un ponte con l'Expo di Astana anticipandone il tema centrale, ossia la sensibilizzazione per un uso intelligente delle risorse.
L'Expo in programma in Kazakistan nel 2017 appartiene alla tipologia delle Esposizioni Bie - Bureau International des Expositions - "specializzate": esistono dal 1988 e vengono organizzate tra due Esposizioni Universali. Gli obiettivi di questo tipo di eventi è lo stessoi, ma ci sono alcune importanti differenze: la durata (3 mesi), le dimensioni (aree espositive più piccole) e il fatto che i Paesi partecipanti non possano costruire propri padiglioni, ma solo arredare gli spazi forniti dagli organizzatori.
Tuttavia, l'Expo di Astana si preannuncia una sfida importante per il Kazakistan, Paese interessante sotto molti punti di vista. Con i suoi 2,7 milioni di chilometri quadrati , è il nono Paese più grande al mondo e il primo per dimensioni tra quelli privi di accesso al mare (il Mar Caspio è solo un mare interno). La sua popolazione raggiunge i 16.698.100 abitanti suddivisi in oltre 130 gruppi etnici. Dal punto di vista strategico ed economico ciò che contraddistingue il Kazakistan è però la sua abbondanza di risorse, da quelle minerarie a quelle energetiche. Grazie a questo fattore e alla stabilità politica, il Pil pro capite è cresciuto di cinque volte negli ultimi dieci anni, ma gli ambiziosi progetti del governo kazako puntano a far giocare al Paese un ruolo internazionale sempre più importante nel prossimo futuro.
Come ha spiegato Anuarbek Mussin, commissario generale del Kazakistan a Expo Milano 2015 e managing director di Astana Expo 2017 - la società fondata dal governo kazako per gestire l'evento - il tema centrale della prossima Esposizione Internazionale sarà l'energia del futuro, con l'obiettivo di far diventare la capitale kazaka il centro del dibattito mondiale su energie rinnovabili e green economy su cui il Paese sta progettando il suo futuro nonostante gas e petrolio abbondino nel proprio sottosuolo.
Il tema principale verrà declinato in quattro sottotemi a cui saranno dedicati altrettanti padiglioni : "My future Energy”, l’uso dell’energia nella vita quotidiana; “Energy for life”, l’efficienza energetica nella pianificazione della città e delle infrastrutture; “World of Energy”, le soluzioni per uno sviluppo sostenibile con riduzione di emissioni di anidride carbonica; “Energy for all”, l'accesso equo all’energia sostenibile per la popolazione mondiale.
Simbolo e cuore dell'area espositiva di 174mila metri quadrati sarà il padiglione nazionale del Kazakistan: un edificio sferico high-tech realizzato in vetro che, grazie ai suoi 80 metri di diametro e a un volume di 26mila metri quadrati, conquisterà il record mondiale. Gli organizzatori si aspettano oltre 100 Paesi partecipanti e 5 milioni di visitatori, di cui l'85% proveniente dal Kazakistan e il resto dell'Asia Centrale. Il palinsesto degli eventi si preannuncia ricchissimo: in programma 1000 tra incontri e conferenze oltre a 3000 show d'intrattenimento.
Attualmente i Paesi che hanno confermato la propria partecipazione sono trenta, oltre a tre organizzazioni internazionali. L'Italia manca ancora all'appello, ma Mussin è fiducioso che, dopo la promessa del premier Matteo Renzi fatta di persona al presidente kazako Nazarbaev durante la visita al Padiglione dello scorso giugno, la conferma possa arrivare a breve tramite i canali diplomatici, probabilmente non appena sarà calato il sipario sull'Expo di Milano.
Ad Astana i lavori sull'area espositiva sono partiti in estate e dovrebbero concludersi a fine 2016. Poi toccherà ai Paesi partecipanti iniziare l'installazione e l'arredamento degli spazi. La progettazione del sito, che prevede 38 strutture e un'area residenziale per ospitare il personale dei Paesi partecipanti, è stata affidata a una compagnia americana esperta in costruzioni eco-sostenibili dopo una gara che ha coinvolto oltre 50 architetti internazionali.
I kazaki, a differenza degli italiani, sembrano brillare per lungimiranza e hanno già le idee chiarissime sul loro post-Expo: il sito espositivo si trasformerà nel centro finanziario del Paese, e forse anche dell'Asia Centrale, grazie alla costruzione dell'Astana International Finance Centre. è previsto anche l'insediamento di un organo di sorveglianza giudiziaria indipendente, con giurisdizione in Kazakistan, che opererà secondo i principi della legge britannica. I giudici saranno solo stranieri e specializzati nel settore, mentre l’inglese sarà scelta come lingua ufficiale del centro finanziario.
Sarà fondamentale per la riuscita dell'ambiziosa Expo kazaka prendere spunto dal caso italiano e dal know-how acquisito durante questi sei mesi di Esposizione Universale.
Il ponte tra questa Esposizione Universale, dedicata all'energia per la vita, e l'Expo Internazionale kazaka del 2017, incentrata sul tema dell'energia del futuro, è già stato gettato.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.