Tasse a rate per le partite Iva: ecco come fare

Il secondo acconto verrà versato mensilmente. La maggiorazione dei versamenti verrà effettuata con calcolo per singolo giorno è sarà dello 0,40%

Tasse a rate per le partite Iva: ecco come fare
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Il governo all’interno della riforma fiscale ha scelto di dedicare una specifica sezione alle partite Iva che in questi ultimi anni hanno avuto non poche difficoltà dal punto di vista economico. A questo proposito il secondo acconto di novembre potrà essere versato a rate e senza penalizzazioni per i contribuenti. L’obiettivo è quello di distribuire in maniera più omogenea il carico fiscale per la categoria dei lavoratori autonomi.

Il meccanismo

La novità introduce un meccanismo progressivo della periodicità mensile di saldi e pagamenti anticipati ed è prevista anche una possibile diminuzione della ritenuta d’acconto. Le commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera hanno esteso fino al 20 luglio la possibilità di effettuare i versamenti in merito alle dichiarazioni dei redditi riguardanti l’anno d’imposta 2022. Nel caso in cui non venisse rispettata questa data, i contribuenti in questione dovranno ultimare i pagamenti attraverso un’estensione del periodo temporale dal 21 al 31 luglio 2023 ma sarà necessario aggiungere un aumento dello 0,40%. La maggiorazione in questione verrà però calcolata in base al giorno del versamento, questa novità consente di versare un importo inferiore rispetto a prima.

Le prossime scadenze con rateizzazioni

Nei prossimi giorni il Mef darà ulteriori indicazioni attraverso il provvedimento normativo. I dettagli specifici sulle scadenze sono stati rinviati al 20 luglio. Nel frattempo ricordiamo le attuali scadenze con i rispettivi termini per rateizzare. Sarà possibile rateizzare la seconda quota dovuta fino al 21 agosto 2023. La terza somma da liquidare ha scadenza il 21 agosto ma potrà essere saldata, il 18 settembre 2023. La quarta rata dovrà essere estinta entro il 18 settembre 2023 ma potrà essere prolungata entro il 16 ottobre 2023. Infine la quinta e la sesta rata hanno rispettivamente scadenza il 16 ottobre e il 16 novembre 2023.

La situazione in Italia

Attualmente in Italia è possibile accedere regime forfettario con un limite di reddito di 85 mila euro. Nel Belpaese, secondo l’Osservatorio partite IVA, le attività in totale conteggiate tra gennaio e marzo 2023 sono 177.725 di cui 34.025 sono società di capitali e 133.

463 sono persone fisiche. Rispetto al 2022 la variazione è stata complessivamente negativa per il 6,42%. Per quanto riguarda la diminuzione delle partite IVA di persone fisiche si registra una discesa del 6,25% se confrontato con il 2022.

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