San Babila-Linate in 12 minuti è realtà (con otto anni di ritardo). Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini arrivato alle 11.15 dall`aeroporto in centro col sindaco Beppe Sala a bordo del treno che ha inaugurato le due nuove fermate clou, Tricolore e San Babila, che si aggiungono alle sei aperte nel 2022 (Linate, Repetti, Forlanini Fs, Argonne, Susa, Dateo) ha «ringraziato i tanti milanesi, commercianti e residenti, che per anni hanno convissuto con i cantieri». Anche se la maxi opera, quando lo stesso Salvini era consigliere leghista di maggioranza in Comune, è stata studiata durante il secondo mandato di Gabriele Albertini, avviata dal sindaco Letizia Moratti e gestita (ritardi compresi) dalle giunte di centrosinistra di Giuliano Pisapia e Beppe Sala. Ma ieri è stata giornata di festa e non (solo) di polemiche.
«Collegare Linate con il cuore della città in meno di 15 minuti è un sogno che si realizza, è qualcosa che ora appare scontato ma abbiamo passato anni in cui nemmeno la permanenza del city airport era così scontata - sottolinea Sala -. Le metropolitane hanno due difficoltà: richiedono tempi lunghi e sono costose, però una volta che le hai trasformi la città. I milanesi investono nelle metropolitane, la prima nel 1964 fu realizzata anche grazie ai loro prestiti, in questo caso hanno investito in pazienza, sono stati lavori lunghi, funestati da alcuni eventi, aumenti dei costi, il Covid, il ritrovamento di reperti archeologici».
La Blu «è completamente automatizzata, molto sicura, con banchine isolate dai binari. Quando sono arrivato eravamo al 10%, ora siamo al 90 anche se manca un anno e mezzo per completare il tutto». A regime - la chiusura dei cantieri è prevista a fine 2024 - da Linate al capolinea di San Cristoforo ci saranno 15 chilometri di binari e 21 fermate, le tredici che mancano (Sforza Policlinico, Santa Sofia, Vetra, De Amicis, S.Ambrogio, Coni Zugna, California, Bolivar, Tolstoj, Frattini, Gelsomini. Segneri e San Cristoforo) saranno attivate in blocco. Quelle che hanno subito più ritardi causa dei reperti sono Sforza e De Amicis. E se con sei fermate da novembre hanno viaggiato sulla «blu» circa 6mila passeggeri al giorno, circa 700mila in totale, ora l'ad di Atm Arrigo Giana si aspetta «un incremento di traffico notevole» e a regime «ne trasporterà 86 milioni all'anno» e contribuirà a togliere dalle strade 180mila auto al giorno, con notevoli benefici in termini di riduzione delle emissioni di CO2. Il sindaco ricorda l'operaio Raffaele Ielpo che perse la vita a gennaio 2020 nel cantiere M4. I tempi per realizzare una metrò «sono lunghi» e Sala stuzzica Salvini, «da quando sono partiti i lavori sei il sesto ministro alle Infrastrutture».
Salvini dal palco lo «rassicura»: «Conto che nei prossimi anni ne vedrai solo uno a inaugurare tutto quello che c'è da inaugurare». E sottolinea che «la metro non è di destra nè di sinistra, se al di là dei colori politici facciamo un'alleanza tra uomini del fare e del sì l'Italia nei prossimi 5 anni può vivere una rivoluzione tale a quella dei nostri nonni nel secondo dopoguerra. Anche oggi c'è qualche resistente e nostalgico del no ma se sanciamo che Milano invece è la patria del sì, del fare, del progettare penso che faremo un grande servizio al Paese». E la Blu «a regime comporterà 75mila tonnellate di mancate emissioni di Co2 nell'aria, tanta roba. Opere green compatibili con il lavoro, perché Milano è la città green e della gente che lavora».
L'opera è realizzata da un consorzio guidato da Webuild e l'ad Pietro Salini ricorda che la società ha gia «costruito tutte le metropolitane di Milano, ci auguriamo di realizzare la 6 e forse anche la 7» si sbilancia. E ricorda che M4 ha trasformato strade e piazze in superficie, come l'asse tra corso Concordia e Indipendenza dove ieri per festeggiare sono stati organizzati per tutto il giorno tornei e giochi, o il restyling di San Babila. M4 sarà aperta fino alle 22 dal lunedì al giovedì e fino a mezzanotte e mezza il venerdì, sabato e domenica. Ieri viaggi gratis per tutti. E Letizia Moratti sui social si intesta il merito: «L'inaugurazione fino a San Babila, seppur dopo aver accumulato ritardi con le giunte Pisapia e Sala, va a concretizzare un importante obiettivo che mi ero prefissa da sindaco con l'assegnazione di Expo: non esaurire le ricadute positive sulla città nel 2015 ma offrire a Milano fondamentali opportunità di crescita e sviluppo anche nel medio periodo. Questa inaugurazione va a premiare uno straordinario lavoro portato avanti con la mia giunta tra 2006 e 2011».
Il presidente di Aci Milano Geronimo La Russa, nel cda di M4, sottolinea che il nuovo collegamento è un'importante tessera di quel mosaico della mobilità che, con razionalità e pragmatismo, deve garantire a tutti giusti spazi e differenti opzioni che non discriminino nessuno. Ogni riferimento agli automobilisti non è puramente casuale».
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