L'inno di Benigni a briglia sciolta su Musk e Giorgia (e automarchetta)

Con la sua satira il comico colpisce destra e sinistra. E annuncia uno show in Rai

L'inno di Benigni a briglia sciolta su Musk e Giorgia (e automarchetta)
00:00 00:00

da Sanremo

Travolgente, irriverente, incontenibile come sempre, ieri sera Roberto Benigni è riapparso sul palco dell'Ariston per annunciare che tornerà su Raiuno il 19 marzo. Una seratona per raccontare il sogno. «Un evento straordinario in cui metterò tutta la mia gioia - ha spiegato - perché Il sogno è una delle cose più belle. Parlerò di noi, dell'Italia, dell'Europa, della vita, delle nostre aspirazioni. Noi poeti ci guadagniamo da vivere con i sogni e sogneremo insieme». Insomma Begnignaccio, l'attore più inviso a certa parte della destra, torna in questa Rai bollata come «meloniana» e lo annuncia in quel Festival definito dai maligni della «Restaurazione» che tradotto significa uno spettacolo senza scandali e polemiche politiche che fa ugualmente successo di ascolti.

Dunque Benigni torna sulla tv di Stato perché, piaccia o meno, è un patrimonio di tutti, un premio Oscar che può regalare ancora sogni. E, per dimostrare di non aver perso la verve, entrando sul palco di Sanremo insieme al presentatore, si è lanciato in una simpatico e irriverente show ficcandoci dentro, al suo solito, la politica e punzecchiando anche la premier Meloni. Ma con stoccate dolci, altro che i tempi in cui sparava a zero contro Berlusconi. «Sai - dice a Carlo Conti - che Elon Musk è interessatissimo all'Italia... Mette bocca su tutto... figurati se non guarda Sanremo. Ti dirò di più: su X ha già votato per il vincitore». «E per chi ha votato?», chiede Conti. «Giorgia...». «C'è Giorgia no? - prosegue l'attore giocando sul nome della cantante in gara e della presidente del Consiglio -. C'era anche l'anno scorso e pure l'anno prima. Dammi retta: Giorgia ci sarà per molti anni, mettiamoci l'anima in pace». «Musk ha votato Giorgia - continua ancora il premio Oscar perché è innamorato: hai visto quando è andato ad Atreju, erano sempre insieme. Poi lei (Meloni, ndr) è pure andata in America a prendere il premio. Lì baci e abbracci: sono innamorati. Poi oggi è San Valentino, quelli sono capaci di sposarsi e di fare il viaggio di nozze su Marte. Poi vuole conquistare l'Italia, vuole potere in Italia: sta preparando la marcia su Roma. Ha detto: O Roma o Marte». Ma Benigni, che ha anche cantato con Conti L'inno del corpo sciolto, sempre più burrascoso, ne ha anche per Trump: «Anche lui, sai Carlo, segue Sanremo tutte le sere, da Mar-a-Lago. Ha anche il cappellino rosso: Make Sanremo Great Again. Ma non vuole solo Sanremo, vuole tutta la Liguria, come la Groenlandia e il Messico, e ha minacciato di mettere il dazio del duecento per cento sulle trofie al pesto». Poco prima aveva infilzato (senza nominarlo) Matteo Salvini: «Carlo con il tuo Festival bellissimo hai bloccato tutta l'Italia, dovresti fare il ministro dei trasporti».

Ma non poteva prendersela solo con quelli di destra, e vira a sinistra (senza nominare i politici): «Siamo il Paese più bello del mondo, ma abbiamo la brutta abitudine di salire sul carro del vincitore. Avete visto quante persone dichiaratamente di sinistra ora si dichiarano di destra? A noi... di Fratelli d'Italia questa cosa non piace». Ancora prima, appena sceso dalle scale aveva disintegrato in due parole il mondo del politicamente corretto: «Ho visto Marcella Bella (in gara), ho detto Bella, ciao ed è venuto fuori un casino così per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso».

Si fa serio infine quando esprime la sua ammirazione per il presidente Mattarella che venne all'Ariston due anni fa quando l'attore omaggiò la Costituzione Italiana: «Ci riconosciamo sempre in ciò che dice il Presidente.

Ha sempre parole di pace e verità. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da Mattarella». Insomma, state certi che la serata di ieri si unirà al pienone di ascolti di quelle precedenti e al pienone che farà il 19 marzo. Nella Rai di destra...

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica