L'isola che mostra quanta acqua consumiamo

L’installazione "Under the Surface" mostra il patrimonio idrico globale e come conservarlo fra i consumi

L'isola che mostra quanta acqua consumiamo
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C'è una storia tutta milanese dietro l'installazione «Under the Surface» che campeggia al padiglione 10 del Salone del Mobile. Accurat, Emiliano Ponzi e Design Group Italia accompagnano il visitatore in un viaggio attraverso un paesaggio sottomarino un'isola sommersa alla scoperta dell'importanza delle risorse idriche globali e della loro conservazione, il loro ciclico rigenerarsi e l'impatto dell'utilizzo mondiale a livello quotidiano e industriale. Tra i riflessi di luce che provengono dalla superficie e permeano lo spazio, i dati della Banca Mondiale sulle risorse rinnovabili di acqua dolce pro capite, i prelievi per l'utilizzo industriale e domestico e le precipitazioni nel mondo, con un focus su quanto stanno facendo le aziende dell'arredobagno per minimizzarne il consumo. Un'occasione per prendersi una pausa dalla visita del Salone del Bagno e riflettere sull'acqua, bene comune a rischio, con un invito a fare ognuno la propria parte, aziende e individui.

Accurat nasce nel 2011 a due passi dal Castello. «L'abbiamo fondato in quattro amici: io racconta Gabriele Rossi, managing director New York Simone Quadri, Giorgia Lupi e Paolo Labbozzetta. Io venivo da un'esperienza con la società di design e animazione che avevo fondato, Giorgia e Simone avevano terminato un'esperienza a Interaction Design lab, costola dell'Interaction Design Institute di Ivrea, dove si erano cimentati con il Piano dei servizi del Comune. E Paolo, che entra come socio finanziario. Era uno studio innovativo per l'epoca, che affrontava progetti basati su grosse quantità di dati con l'obiettivo di organizzarli e raccontarli in maniera efficace». Accurat come «accurato», termine che suona bene anche all'estero, ma soprattutto che «compensa la creatività italiana con il rigore scientifico - racconta Rossi -. Siamo in via Lanza a due passi dal Castello, ma soprattutto nell'ex laboratorio di sartoria di famiglia».

Nel 2012 Gabriele e Giorgia si trasferiscono a New York, in quel momento il posto nel mondo dove si sta sperimentando di più con la visualizzazione dei dati. Apre la sede americana: tra i primi clienti alcune agenzie delle Nazioni Unite e JPMorgan. Accurat diventa pioniere nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale applicata. «Da quasi dieci anni nei nostri processi di analisi dati - spiega - c'è una fase in cui ci facciamo aiutare dall'AI per processare rapidamente grosse quantità di informazioni e suggerire possibili approcci per la loro elaborazione, tutto sempre supervisionato dall'intelligenza umana».

Nel 2013 analizza cosa succede nei vari quartieri a Milano durante il Salone del Mobile partendo dai flussi dei social, nel 2015 grazie alle transazioni delle carte di credito di Unicredit, studia movimenti e tendenze in città durante i sei mesi di Expo. Negli anni Accurat diventa partner del Forum Ambrosetti di Cernobbio e del World Economic Forum di Davos. Per IBM realizza interfacce della piattaforma di IA Watson. Collabora con il Ministero dello Sviluppo Economico, Ing Direct, MoMA, Google, New York Times, Triennale, Starbucks, Gates Ventures, Assicurazioni Generali, NEXI, MIT, Procter & Gamble, TED Conferences, Columbia University e il gruppo LVMH, tra le altre.

«Dopo gli inizi in via Lanza - racconta Simone Quadri, managing director Milano - abbiamo ripensato il nostro rapporto con lo spazio dell'ufficio, trasferendo lo studio a Nolo, all'interno di un ex opificio. La nostra sede è in parte laboratorio, in parte museo: abbiamo creato uno spazio aperto al quartiere per mostre e meet up legati al design, ma anche un luogo dove prendono vita installazioni interattive e prototipi».

Nel 2023 la sede newyorkese di Accurat fonda a Brooklyn, insieme ad altri professionisti del design italiano d'oltreoceano, tra cui Emiliano Ponzi e Design Group Italia, «Salotto», uno spazio condiviso e un laboratorio culturale, diventato l'ambasciata del design italiano negli Usa.

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