Meglio un solo genitore che un bimbo solo

Con tale decisione la Corte Costituzionale non mira a soddisfare il desiderio o bisogno di genitorialità, bensì il bisogno supremo del bambino di crescere in un contesto familiare di amore e cura

Meglio un solo genitore che un bimbo solo
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Gentile direttore Vittorio Feltri,
il 21 marzo la consulta ha deciso che i single potranno adottare bambini dall'estero. Precedentemente l'adozione era prevista solo per le coppie con almeno 3 anni di matrimonio. Per cambiare era sufficiente lasciare l'apertura alle coppie non maritate, o maritate da meno di tre anni.

Silvio Pammelati

Caro Silvio,
al di là dei cavilli riguardanti ciò che sarebbe stato meglio fare, il risultato è che i singoli, che sono in costante aumento in Italia, possono manifestare a pieno titolo la loro disponibilità ad adottare e chiedere quindi che venga valutata dal tribunale la loro idoneità alla adozione di minori abbandonati, ovvero senza genitori, senza famiglia. Specifichiamo: non si tratta della chance di adottare solo fanciulli stranieri, come abbiamo letto sui giornali, ma anche italiani, in quanto fissare un tale limite comporterebbe una discriminazione. Con tale decisione la Corte Costituzionale non mira a soddisfare il desiderio o bisogno di genitorialità, ossia di divenire genitore, dell'individuo non accoppiato, bensì il bisogno supremo del bambino di crescere in un contesto familiare di amore e cura, contesto che può essere garantito anche dal soggetto singolo. Converrai che è meglio avere un genitore, padre o madre che sia, piuttosto che non averne del tutto. Quante madri e quanti padri allevano da soli i loro figli provvedendo alla loro educazione, proteggendoli, sostenendoli, fornendo loro amore e attenzione? Io stesso sono stato cresciuto da una madre singola, rimasta vedova quando io avevo sei anni, e mi pare di essere venuto su abbastanza bene. La mia mamma era una donna svizzera, di carattere, disciplinata, severa ma anche tenera. È stata lei a trasmettermi il senso del dovere, lo spirito di sacrificio, la dedizione al lavoro, l'amore per l'ordine e la pulizia. Non dico che non mi sia mancata la figura di riferimento paterna, tuttavia non ne ho sofferto l'assenza in modo tragico. Ho goduto del supporto di figure che in qualche maniera hanno rivestito un ruolo quasi paterno, come monsignor Meli, il pretino che mi fece da insegnante personale, o anche Natale Dolci, il mio maestro di scuola elementare.

È auspicabile che un bimbo abbia due genitori, maschio e femmina, padre e madre. Ma, se questo non è possibile, gli è sufficiente disporre di un bravo babbo o di una brava mamma. Peggio stanno quei bambini che vivono all'interno di famiglie in cui sì sono presenti entrambi i genitori ma problematiche, disfunzionali, nuclei familiari tossici, dove si litiga con violenza e dove i sentimenti, le esigenze e le emozioni del pargoletto non vengono considerati. Ecco, in un ambiente siffatto, il fanciullo subisce i danni maggiori, talvolta irreversibili. Dunque, io guardo con favore alla sentenza della Consulta con la quale di fatto sono state legalizzate le adozioni da parte dei single. Toccherà poi ai tribunali e ai professionisti che lavorano in tale ambito, cioè agli assistenti sociali, giusto per intenderci, vagliare se il singolo che ne ha fatto richiesta sia munito di tutte le carte in regola per prendersi cura di un minore, se possa sostenere gli oneri del mantenimento e se sia soggetto affidabile.

Sottolineo che le tendenze sessuali non incidono sulla capacità genitoriale e che quindi non fanno né dovrebbero fare testo. Sì, pure i single gay possono adottare un figlio. I gusti sessuali non determinano il valore né di un genitore né di un essere umano.

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