Chi compie in auto il periplo del lago di Costanza passa in poche decine di chilometri dalla Germania alla Svizzera e infine all'Austria. Ma nessuno può immaginare che proprio nel bel mezzo del terzo lago più grande d'Europa, chiamato Bodensee, ci sia anche un angolino nascosto che batte bandiera svedese: è l'isola di Mainau (www.mainau.de), uno straordinario giardino fiorito nato intorno a una castello barocco che appartiene agli eredi del conte Lennart Bernadotte (nato nel 1909, era membro della famiglia reale svedese). La storia dell'isola però risale al tempo dei cavalieri dell'Ordine Teutonico, che ne furono i padroni incontrastati a partire dal XIII secolo e per quasi 500 anni.
E a quel periodo appartiene l'enorme crocifisso di ferro piantato nell'acqua davanti al ponticello d'ingresso, abbandonato lì secoli fa da invasori in fuga. La vera sorpresa però comincia un po' più avanti, non appena ci si addentra tra i viali fioriti di questo immenso giardino di 45 ettari, tra sequoie giganti della California e altre rarità provenienti da tutto il mondo. Cuore dell'isola è infatti l'Arboretum, dove si scoprono alberi rari e secolari, come un tiglio piantato nel 1862 o la sofora del Giappone di 150 anni, con i suoi bizzarri nodi. Nella Serra delle Palme si può ammirare anche una collezione di 1.200 orchidee, mentre nella Casa delle Farfalle innumerevoli specie esotiche volteggiano tra la curiosità dei turisti. Ancora più spettacolare è il mare di tulipani, giacinti e narcisi della Frühlingsallee (il viale della Primavera) o la fioritura delle 800 rose del giardino all'italiana.
Da agosto in poi il versante orientale è tutto un fiammeggiare di dalie: 12.000 piante e 250 varietà tra cui ogni anno viene eletta la «regina delle dalie» così come in primavera avviene per le rose. Con più di un milione di visitatori e aperta tutto l'anno (l'ingresso è gratuito fino a 12 anni, mentre gli adulti pagano un biglietto da 17,50 euro ridotto a 13,90 per i gruppi di oltre 10 persone), Mainau è una vera impresa dove lavorano oltre 300 persone e una delle principali attrazioni turistiche del lago di Costanza. Ma non è certo l'unico dei mille altri buoni motivi per costruire un itinerario alla scoperta di quest'angolo d'Europa incuneato tra Germania, Svizzera e Austria. Lo sapevano bene Hermann Hesse e Otto Dix che si stabilirono da queste parti e di cui si possono visitare le case-museo.
Continuando a circumnavigare il lago, si passa il confine e si entra in Svizzera, nel Cantone Turgovia. Qui merita subito una sosta il borgo medioevale di Stein am Rhein. Nel centro storico, sulla riva destra del Reno, c'è la piazza del mercato (Markplatz) che sembra un libro illustrato per gli affreschi che ornano le facciate delle case del XVI e XVII secolo. Una deviazione di pochi chilometri porta invece a Warth dove sorge la suggestiva Kartause Ittingen (www.kartause.ch), una certosa del XII secolo trasformata in centro culturale, albergo e azienda agricola dove si possono visitare i parchi e i giardini ma anche un museo sulla vita dei certosini e alcune abitazioni usate dai monaci di clausura.
Sempre sul versante svizzero un altro gioiello da scoprire è il piccolo castello di Arenenberg (www.napoleonmuseum.tg.ch) dove il futuro Napoleone III visse con la madre Hortense de Beauharnais e dove tutto è rimasto come un tempo tra mobili autentici, oggetti e ricordi personali della famiglia imperiale francese. Ultima tappa dell'itinerario non può che essere Costanza, piccola e affascinante capitale con il porticciolo da diporto e le ville Art Nouveau di quella che i tedeschi considerano la loro «Costa Azzurra», dove nei mesi estivi non mancano festival folcloristici, spettacoli e mercatini delle pulci (il più importante, lungo 14 chilometri, si tiene nella prima metà di giugno). Da non perdere è anche l'Octoberfest locale, con musica dal vivo e sfilate storiche. Basta un pomeriggio per visitare il centro storico medioevale con le preziose case a graticcio e scoprire che qui tra il 1414 e il 1418 si tenne un Concilio per fare da arbitro tra i tre pretendenti al trono di Papa. E a ricordare l'evento c'è all'ingresso del porto anche uno dei simboli più noti della città: la bizzarra e provocatoria statua di Imperia dello scultore Peter Lenk, una gigantesca donna che tiene tra le mani un papa e un re nudi.
Costanza dista circa 350 chilometri da Milano e ci sia arriva in auto o in treno via Zurigo.
Per informazioni e prenotazioni: Internationale Bodensee Tourismus Gmbh, www.bodensee.eu.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.