Cè un tabù da sfatare (lInter) e un vecchio amico da temere (Milito). Ma cè anche una gara da giocare nel ricordo delle vittime dellalluvione, alle cui famiglie verrà devoluto lintero incasso della partita che non si disputò il 6 novembre. Genoa-Inter è tutte queste cose insieme. La squadra rossoblù non ha mai battuto quella nerazzurra dal ritorno in serie A; Milito non è mai sceso in campo a Marassi contro il Genoa e anche questa volta è in dubbio per un problema alla caviglia. Comunque è stato convocato. Rossi e compagni stasera indosseranno la maglia (sponsorizzata da Iziplay) con la scritta «Alluvione un aiuto per ricostruire» che sarà venduta nei prossimi giorni al Genoa Store. «Vogliamo dare una mano a chi ne ha bisogno», ha detto Alberto Malesani alla vigilia della gara che il Genoa affronterà in piena emergenza. Linfermeria rossoblù questanno non è mai stata così piena: Antonelli, Birsa, Bovo, Kucka e Palacio non saranno della gara. Veloso, Dainelli e Moretti sono stati convocati, pur non essendo al top. È allarme rosso (blù), ma il tecnico non cerca alibi: «Non ho mai trovato scusanti nel mio lavoro. Ho una rosa di 26 giocatori, tutti possono darci una mano. Con la forza del gruppo proveremo a sopperire alle assenze, compresa quella di Palacio che è il nostro diamante. Manderò in campo una squadra competitiva. Bisogna resistere, credere e andare avanti».
Lexploit contro il Siena ha ritemprato gli animi: «Le vittorie sono sempre la medicina migliore - dice Malesani -. Con i tre punti cambia tutto. Ritrovi entusiasmo e recuperi prima le energie». Quelle che saranno necessarie per battere lInter: «Dobbiamo fare unimpresa. Se pensiamo che non sia così partiamo con il piede sbagliato - ammonisce Malesani - LInter merita rispetto anche se è un po in ritardo, ma i giocatori nerazzurri hanno tanto voglia di riemergere. Presto rivedremo lInter lassù».
La formazione del Genoa è top secret. «Deciderò allultimo in base alle condizioni dei giocatori», avverte il tecnico che non scioglie i dubbi neppure riguardo al modulo con cui il Genoa scenderà in campo. «Nel primo tempo contro il Siena la squadra mi è piaciuta molto. Stiamo portando avanti dallinizio quellidea di gioco (il 4-3-1-2, ndr). Mi piace anche la soluzione con i tre difensori, ma non per domani». Il tecnico si è soffermato sul mercato: «A gennaio ci vogliono due, tre rinforzi mirati, altrimenti dovremo rivedere i nostri obiettivi e fare un campionato di transizione. Bisogna intervenire anche a centrocampo, mentre in difesa siamo a posto così. Borriello? Chi non lo vorrebbe? I miei sogni sono anche Gilardino e Milito». Nomi citati anche dal presidente Preziosi che lascia sempre aperta «una porta per Diego», mentre sullattaccante della Roma è possibilista: «Con Borriello siamo legati da un ottimo rapporto. Ci sentiamo spesso. Se dovesse andare via, il Genoa sarebbe la sua priorità. El Shaarawy? È fantacalcio, ma se il Milan dovesse comprare un altro attaccante, allora potremmo accordarci per il prestito di sei mesi a un altro club. Merkel rimane da noi. È un titolare insostituibile. Viviano? È un giocatore in comproprietà con i nerazzurri, ne parleremo a giugno».
Preziosi ha blindato Malesani: «Il gruppo è compatto e se non lo fosse avrei cambiato il tecnico. Andremo avanti con Malesani, i risultati contano, ma non è mai stato in dubbio».
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