Maltempo, ancora disagi: la neve arriva nel Sud Italia In Toscana è allerta ghiacco

L'Italia ancora nella morsa del maltempo. Ma la neve è tutta concentrata sul Sud. Più di 500 milioni di euro di danni all'agricoltura

Maltempo, ancora disagi: la neve arriva nel Sud Italia In Toscana è allerta ghiacco

Il maltempo continua a non dare tregua alla Penisola. Sebbene stia migliorando la situazione sulle autostrade dopo l’eccezionale ondata di maltempo dei giorni scorsi, l'ondata di neve e gelo si sta spostando verso il Sud del Belpaese. Nelle prossime 36 ore il bollettino meteo emesso dal dipartimento della Protezione Civile prevede neve su Campania, Basilicata, Puglia e Calabria settentrionale "al di sopra 100-300 metri e localmente a quote inferiori, con quantitativi cumulati moderati puntualmente elevati".

Sulla Calabria centro meridionale e Sicilia "al di sopra di 400-600 metri, in abbassamento fino a 300-500 metri, con quantitativi cumulati deboli o moderati, puntualmente elevati sulla Calabria". Sulle arterie stradali delle aree in questione potranno verificarsi nel corso della giornata "precipitazioni nevose anche localmente intense". La Protezione civile ha fatto sapere che è stata confermata anche per oggi la chiusura di alcune linee ferroviarie secondarie in Abruzzo e Molise, Lazio e Campania. In particolare sono ferme la Viterbo-Attigliano, la Roccasecca-Avezzano, la l’Aquila-Antrodoco, la Termoli-Campobasso e la Bosco Redole Benevento.

La Regione Toscana ha emesso un’allerta meteo per tutto il territorio provinciale a partire da oggi fino a mercoledì per condizioni favorevoli alla formazione-mantenimento di ghiaccio a tutte le quote, in particolare nelle zone innevate. "Danni per oltre 500 milioni di euro - spiega la Confederazione italiana agricoltori - più di 50 mila aziende e strutture agricole (serre, stalle, cascine, magazzini) devastate da neve e gelo". Oltre 80mila ettari di coltivazioni di ortaggi sono stati "bruciati" dal grande freddo. Il 10 per cento degli alberi da frutta risulta distrutto.

Salgono a 10mila gli animali morti sia per le temperature polari che per il crollo dei ricoveri, mentre sono finite al macero più di 150mila tonnellate di frutta e verdura, 2 milioni di uova, 250mila litri di latte e 5mila tonnellate di carne per l’impossibilità del trasporto.

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