Martedì siate gentili (e non solo per un giorno)

Salutare, ringraziare, sorridere: sono semplici gesti che dovrebbero automaticamente appartenere alla nostra quotidianità. Eppure oggi le buone maniere sembrano se non sparite, profondamente trascurate. Non si dice grazie al barman che serve il caffè, si ignora la signora anziana per non cederle il posto in autobus, si cerca di scavalcare la fila quando, si sorpassa o non si dà la precedenza. La gentilezza è un modo di essere, un atteggiamento garbato e delicato, verso il mondo, verso la vita, ma non appartiene a tutti. E allora ecco che si può rimediare, con la Giornata Mondiale della Gentilezza il 13 novembre, martedì, istituita dal «Word Kidness Movement» a Tokyo nel 1997, per diffondere la gentilezza proprio come un virus.
L'obiettivo è di Gentletude, associazione italosvizzera che vuole depurare il mondo dall'aggressività, dall'arroganza e dalla maleducazione a partire da piccoli progetti. Oltre a conferenze sul tema, libri e fiori in regalo l'associazione si intrometterà nella caratteristica e caotica atmosfera del mercato rionale di Papiniano a Milano donando colorate spille, create apposta per l'occasione e distribuendo il manifesto della gentilezza: un vademecum di 10 piaceri che aiutano a vivere meglio. Dieci consigli che non costano nulla e che posso donare tanto a chi riceve , sperando poi che il virus diventi contagioso.