Ancora un'aggressione su un treno regionale

Questa volta la vittima è una passeggera: è stata picchiata da un uomo che è fuggito

Ancora un'aggressione su un treno regionale

Un'altra aggressione su un treno regionale, questa volta la vittima è una passeggera di 26 anni di origini nigeriane. È successo sabato poco prima delle 22.

La giovane era a bordo di un convoglio della linea S5 Varese-Gallarate-Milano-Treviglio ed era diretta a Milano. All'altezza della stazione di Legnano, poco dopo aver superato quella di Busto Arsizio, il treno si è dovuto fermare a causa del pestaggio e della rapina. La 26enne è stata picchiata, soprattutto alle gambe, e derubata della borsetta. Alcuni passeggeri che avevano assistito alla scena hanno subito premuto il pulsante d'emergenza. Ma l'aggressore, un uomo non identificato, è riuscito a scappare non appena si sono aperte le porte del vagone. Si è allontanato di corsa approfittando del buio dello scalo merci accanto alla stazione.

Il rapinatore ha però lasciato cadere la borsa rubata, che è stata restituita alla giovane donna. Sono intervenuti gli agenti della Polfer, che hanno fatto partire le ricerche dell'aggressore. La vittima è stata soccorsa in codice giallo dagli operatori della Croce rossa. Era in evidente stato di choc e aveva numerose ecchimosi alle gambe, è stata accompagnata al pronto soccorso dove è stata medicata. Il treno è ripartito una ventina di minuti dopo.

Il nuovo caso di violenza è solo il più recente di una serie di episodi quasi quotidiani. Sia ai danni di passeggeri sia di controllori e capitreno Trenord. Solo una settimana fa, su un regionale diretto a Como San Giovanni, una capotreno di 22 anni è stata presa a schiaffi all'altezza di Carimate da un passeggero dominicano cui aveva chiesto il biglietto. Per non contare i raid vandalici con lanci di sassi contro i convogli nella zona tra Greco Pirelli e Sesto San Giovanni. «La misura - attacca l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato - per quanto riguarda le aggressioni sui treni lombardi a danno di passeggeri, soprattutto donne, è ormai colma. È da tempo che Regione Lombardia chiede di intervenire con risolutezza, sin dalla scorsa legislatura. La prima mossa è stata compiuta nei giorni scorsi, quando insieme all'assessore Claudia Terzi abbiamo ribadito che, grazie alla legge regionale 6/2015 articolo 27, la Lombardia intraprenderà i Patti locali di sicurezza urbana per aiutare i Comuni vessati da continue aggressioni ai danni di viaggiatori e personale. Il percorso, appena cominciato, prevederà una implementazione del servizio di polizia locale fuori dalle stazioni, un incremento della sicurezza all'interno e sulle banchine, il contrasto al bivacco nei pressi esterni. Stiamo inoltre pensando ad un servizio di videosorveglianza sui treni e, dove già c'è, ad un potenziamento del sistema».

La richiesta al governo: «Chiediamo al

ministro Minniti di richiedere con urgenza al ministero della Difesa le pattuglie miste Strade sicure 2009, formate da tre militari e due poliziotti o carabinieri, per presidiare 24 ore al giorno convogli e stazioni lombardi».

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