Arriva l'Artigiano in Fiera È già febbre dello shopping

Fashion, arredo, gioielleria, cibo, oggettistica, salute e bellezza. Il meglio dell'artigianato italiano, europeo e mondiale torna protagonista alla Fiera di Rho-Pero con «L'Artigiano in Fiera», la tradizionale esposizione che prima di ogni Natale porta a Milano il meglio della produzione delle piccole imprese artigiane. Si parte il 5 dicembre, per otto giorni di esposizioni, eventi e degustazioni. Tutte nello spirito del motto di questa ventesima edizione: «La bellezza salverà il mondo». Sono tante le novità, a partire dal maggiore spazio dedicato all'evento e all'aumento del numero degli espositori.Quest'anno sono nove i padiglioni che ospiteranno gli artigiani, mentre nel 2014 erano otto. Con 3.250 stand espositivi con prodotti provenienti da 115 Paesi del mondo. Sono complessivamente 310mila i metri quadri della Fiera messi a disposizione complessivamente, mentre sono più di 150mila le produzioni artigiane in vendita. Spazio naturalmente anche per il buon cibo con 69 ristoranti e aree ristoro provenienti da ogni parte del mondo. Sono presenti cinque aree, dedicate rispettivamente a Italia, Europa, Africa, Asia e Americhe. Oltre a tre zone tematiche: «Abitare la casa: il salone dell'arredamento artigianale di qualità»; Moda&Design: l'area che valorizza la sartoria artigianale e le creazioni dei talenti emergenti; Passione creativa: dedicato agli hobbisti, appassionati del fai da te e del cake design.Quest'anno «L'Artigiano in Fiera» compie vent'anni, un appuntamento importante, che permette anche di fare un bilancio molto positivo. Dal 1996 - anno di fondazione dell'iniziativa - sono stati ben 184 i giorni di rassegna complessivi, con oltre 24 milioni di visitatori e 17mila artigiani coinvolti che hanno permesso di scoprire prodotti provenienti da 146 Paesi del mondo. E proprio per questo compleanno così importante la manifestazione ha deciso di puntare sulla bellezza, riprendendo quanto espressamente detto da Papa Francesco.L'obiettivo è mettere in mostra una concezione del lavoro, della persona e del rapporto con la materia completamente diversa rispetto a quella proposta dalla società consumistica propria dei Paesi occidentali. Per questo «L'Artigiano in Fiera» mette al primo posto la persona: i protagonisti assoluti sono coloro che producono principalmente allo scopo di comunicare se stessi al loro pubblico. Ma anche i visitatori, che acquistano spinti dal desiderio di far propri i valori, l'originalità e l'umanità che ci sono dietro queste piccolissime imprese. Il secondo valore sul quale si fonda la manifestazione è la famiglia, partendo dalla considerazione che le realtà artigiane sono nella maggior parte dei casi imprese familiari o imprese che generano rapporti familiari con i collaboratori.In primo piano c'è l'innovazione, grazie alla presenza di tantissime start up create da giovani e da donne che decidono di mettersi in gioco. Senza dimenticare il rispetto per la natura e per un'economia che a dispetto di tutto riesce a mantenere una dimensione umana, del tutto alternativa al consumismo. «L'Artigiano in Fiera sta sempre più assumendo le caratteristiche di un villaggio globale dei mestieri, delle arti e delle culture dell'umanità - spiega il presidente di Ge.

Fi, Gestione Fiere spa, Antonio Intiglietta -. La manifestazione ha offerto alla gente la possibilità di entrare in contatto diretto con centinaia di Paesi attraverso i volti, le storie e le esperienze di uomini e donne».

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