Gli artisti aprono gli studi: in città 65 mostre in 3 giorni

Oggi si parte con la zona sud, domani tocca al centro e alla parte nord. Grande festa di chiusura sabato sera

Jacqueline Ceresoli

Milano da ieri, con 65 mostre in studi d'artista aperti al pubblico, 17 proposte in spazi istituzionali o no profit, 20 eventi collaterali in artist run spaces e luoghi speciali aperti da ieri e 600 artisti coinvolti inaugura la primavera con la terza edizione di «Studi Festival#3», ideato dagli artisti Claudio Corfone, Rebecca Moccia, Vincenzo Chiarandà e Anna Stuart Tovini (Premiata Ditta). Gli studi diffusi in zone diverse sono aperti a tutti i curiosi dalle 18 alle 21 e il tour da una parte all'altra della città è stato suddiviso zona per zona.

Da oggi la protagonista è la zonaSud, domani tocca alla zona Ovest-Centro e sabato la kermesse d'arte termina con Study 3 Closing Party! al Tiffany Cafè (via Francesco Nava 18, zona Isola): dove drink fucsia e verde, musica e allegria sono garantiti (dalle 22.30 alle 2). Studi Festival è nato in modo spontaneo come un progetto d'artista, partecipato e condiviso non solo tra gli addetti ai lavori come un'alternativa al sistema dell'arte. Questa edizione spera di vedere comparire qualche coraggioso collezionista o gallerista all'orizzonte con lo spirito di un talent scout. La prima call è stata diffusa da Undo.Net, e questa terza edizione si preannuncia come un vero happening collettivo, all'insegna della trasversalità dell'arte contro l'establishment in linea con le premesse dell'arte relazionale teorizzata da Bourriaud negli anni '90.

L'arte crea mondi e modalità di relazione sempre di più quando sono gli artisti e non i critici i curatori e «provocano» situazioni diverse, trasversali, pronti ad attivare cortocircuiti visivi, concettuali e mediatici grazie alla complicità dei nuovi media, creando un network online, dove la relazione è l'opera e il dispositivo di scambi tra mondi diversi è l'obiettivo. Festival studi (e non chiamatelo alternativo, perché agli ideatori non piace), a parte, dove si può assistere alla nascita e allo sviluppo dei lavori degli artisti e li si confrontano con quelli di altri autori, ricorda che Milano è un atelier della creatività diffusa per vocazione. Già dagli anni '50, quando Fontana, Manzoni e altri artisti intorno a Brera cominciarono a tessere connessioni di eventi dinamici, aperti al pubblico, si condividevano idee, ed esperienze diverse.

Ci sono più studi d'artista a Milano che panetterie e l'elenco fa impallidire le pagine gialle, ma tra i molti alcuni sono davvero affascinati, situati in ex edifici industriali o in palazzine suggestive. Incanta quello di Nino Mustica (via Giovenale 7), autore di una complessa pittura-solida con forme dinamiche in espansione nello spazio ispirate al futurismo, arricchito da una collezione di cactus davvero unica.

È imperdibile quello di Luca Pignatelli (via Verbano, zona Porta Romana): l'ex officina dove dipinge da anni paesaggi, luoghi della memoria atemporali. A Porta Genova, c'è l'atelier di Arnaldo Pomodoro (via Vigevano 6 e al 9 la Fondazione). In via Mecenate 76, zona ex Officina del Volo, c'è lo studio di Umberto Mariani e di Fernando De Filippi, dove anche qui si perde il senso del tempo e dello spazio.

Alla Bovisa c'è lo studio di Fausta Squatriti (via Lancetti 40), sorto sulle ceneri di un contesto industriale. Sono un patrimonio culturale, identitario e storico gli studi di Alik Cavalieri (via De Amicis 17), poliedrico e indefinibile artista scomparso nel 1998, e la Casa degli artisti (Corso Garibaldi 89) ex cuore bohemienne della vecchia Milano, dove nel 1978 alcuni artisti come Giuseppe Spagnulo, Hidetoshi Nagawa, Luciano Fabro e altri producevano arte all'insegna della condivisione e scambio tra tecniche e linguaggi.

Merita un tour fino in via Teramo 24 tra i Navigli e la Barona, lo studio di Paolo Iacchetti,

pittore di monocromi dalle tonalità accese che perimetrano lo spazio, per finire nella dimensione misteriosa della pittura fluida, trasparente di Mario Raciti (via privata degli Umiliati, 31), in un angolo di una Milano magica!

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