Chiude l'Artigiano in Fiera dei record

Successo di visitatori e acquisti. Intiglietta (GeFi): «Grazie a chi ha lavorato per la sicurezza. Sconfitta la paura»

Lunghe code per visitare gli stand, con migliaia di persone a fare acquisti, ma anche ad assaggiare le pietanze arrivate da ogni parte del mondo. Si è conclusa con successo la ventesima edizione di Artigiano in Fiera, la tradizionale manifestazione che prima di ogni Natale - dal 1996 - permette di scoprire il meglio dell'artigianato italiano e internazionale. Anche quest'anno la rassegna è stata ospitata dalla fiera di Rho, con numeri da record: nove padiglioni, una superficie di 310mila metri quadrati con ben 3.250 stand. I tantissimi visitatori hanno potuto apprezzare 150mila prodotti provenienti da 115 Paesi. E hanno potuto scoprire diverse tradizioni gastronomiche, grazie alla presenza di 69 ristoranti e punti ristoro. «La manifestazione si è svolta a tre settimane dal più grave attentato terroristico in Europa occidentale, che ha creato un clima di tensione e di insicurezza capace di toccare le nostre città e le nostre famiglie - spiega il presidente di Ge.Fi Antonio Intiglietta -. La manifestazione, inoltre, ha avuto inizio ad appena un mese dal termine di Expo, che ha catalizzato per sei mesi l'opinione pubblica, portando centinaia di migliaia di persone al sito espositivo a pochi metri da noi. Da ultimo, le date di quest'anno hanno visto la coincidenza del ponte di Sant'Ambrogio, con un grande esodo di milanesi verso mete di vacanza. Erano anni che questo non accadeva ed è, anche, indicatore di un aumento alla propensione all'acquisto. Tutto questo contesto non ha impedito che la fiera ci sorprendesse in tutta la sua imponenza e in tutta la sua bellezza». Insomma, il bilancio è più che positivo. «Sono il primo a essere stupito che, dopo vent'anni, l'Artigiano in Fiera possa essere sempre così sorprendente prosegue -. Sono grato agli artigiani, così numerosi, che si sono messi in gioco spesso provenendo da Paesi che vivono situazioni anche molto dure. Popoli, culture, tradizioni di tutte le religioni hanno lavorato in sintonia: sono un vero segno di pace, un contributo per tutti. E sono grato a tutti coloro che hanno permesso che l'evento si svolgesse garantendo la sicurezza. L'attenzione e la discrezione con cui hanno operato ha permesso che si costruisse un clima di positività diverso dagli allarmismi di chi tende a favorire espressioni di paura». Un pensiero va anche ai milanesi, curiosi come non mai di scoprire l'artigianato del mondo. «Ogni giorno hanno affollato i nostri padiglioni, alla ricerca del buono e del bello rappresentato dai nostri artigiani conferma Intiglietta -. Ringrazio sia i visitatori storici, sia coloro che hanno raggiunto la manifestazione per il primo anno, magari grazie al potenziamento dei treni lombardi operato da Trenord, che ha fatto un grande lavoro, così come Atm con la metropolitana. Sono, infine, grato ai Comuni dell'area metropolitana per la loro intelligente accoglienza». Insomma, partita nel 1996 la manifestazione piace ancora tantissimo.

Lo dimostrano i numeri di questi vent'anni: oltre 24 milioni di visitatori, 184 giorni complessivi e un totale di 17mila artigiani accorsi in Fiera, che hanno permesso a Milano di scoprire culture e sapori di 146 Paesi del mondo.

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