Al primo posto in Italia e tra i primi in Europa come ateneo «coinvolgente» per gli studenti. E per l'Università Iulm arriva la grande soddisfazione di vedere il proprio nome sopra quello di blasonatissime istituzioni culturali come Oxford e Cambridge: l'istituto di via Carlo Bo è infatti in cima all'Europe Teaching Rankings 2019, la classifica del gruppo Times Higher Education che misura il gradimento di 125mila studenti di 18 nazioni che hanno risposto al sondaggio THE European Student Survey valutando con voti da 0 a 10 una serie di aspetti della loro esperienza universitaria, raggruppati in 4 aree principali: Engagement, Resources, Outcomes e Environment.
Quarta a livello europeo, la Iulm considerando solo l'engagement (cioè la capacità di coinvolgimento) è davanti alle due notissime università anglosassoni che nel ranking generale sono in posizioni di testa, mentre quella milanese ci è entrata per la prima volta. E proprio nel posizionamento generale la Iulm si è piazzata per la prima volta nella categoria 201+, grazie a una costante attenzione alle connessioni tra mondo del sapere e del saper fare.
«Le domande relative all'area Engagement spiegano da via Carlo Bo - hanno riguardato il peso che l'ateneo dà allo sviluppo del pensiero creativo e all'interazione tra docenti e studenti, la connessione tra ciò che lo studente impara e il mondo reale e quanto lo studente si senta coinvolto nelle lezioni. Che poi rappresentano il cuore della mission della Iulm».
«Sono onorato che l'Università Iulm abbia conseguito questo risultato eccellente nell'engagement che ritengo essere il cuore del nostro Ateneo ha commentato il rettore dell'ateneo Gianni Canova - Sono più orgoglioso di questo che dei ranking della ricerca perché, se non c'è la connessione tra sapere e saper fare, la ricerca resta sterile».
Un risultato arrivato quasi a sorpresa, anche se l'università è da sempre un punto di riferimento per questa capacità, una caratteristica ancora più accentuata con il mandato di Canova che già fina dai suoi primi giorni da rettore aveva annunciato che l'intenzione era rimettere «lo studente al centro. Un concetto semplice che purtroppo non sempre viene messo in pratica» perché era «necessario partire dai percorsi educativi utili a formare i profili professionali di cui il Paese, il mondo del lavoro e le nuove generazioni hanno bisogno».
Una nuova marcia, quella ingranata da Canova per guidare l'ateneo, che ha portato ad arricchire le attività culturali. Tra le nuove iniziative lanciate dal nuovo rettore c'è quella della parola dell'anno che per il 2019 è «denaro».
Una parola al centro di diverse attività, tra cui quella di una mostra dedicata: un'esposizione che aprirà il 30 ottobre, andando a sostituire quella dei 50 anni e sarà curata da Sergio Pappalettera, noto per aver curato da sempre le attività di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti.
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