Contagi, la curva rallenta ma in ospedale è corsa ai letti

Gallera: "Negli ultimi giorni lieve frenata dei contagi". Al Buzzi ricoverati adulti nei letti per piccoli pazienti

Contagi, la curva rallenta ma in ospedale è corsa ai letti

«Già in questo momento al Buzzi, purtroppo, ci sono adulti ricoverati in terapia intensiva pediatrica». Parola del presidente della Fondazione Ospedale dei Bambini Buzzi, Stefano Simontacchi. «Quindi i già esigui posti per i bambini stanno venendo occupati da adulti come è successo in primavera - ha poi continuato -. Quello che abbiamo denunciato al lancio della Fondazione Buzzi, è la scarsità delle strutture, soprattutto delle terapie intensive, pediatriche. La pandemia Covid-19 ha fatto vedere quanto sia importante avere delle strutture sanitarie e dei posti in terapia intensiva capienti». All'ospedale Buzzi sono 20 i ricoverati Covid, di cui 3 in terapia intensiva. 301 all'ospedale Sacco che afferisce insieme al Fatebenefratelli alla stessa Asst, di cui 29 in terapia intensiva e 86 i pazienti ricoverati per coronavirus all'Oftalmico di cui 11 in terapia intensiva.

Intanto nel pomeriggio è stato chiuso «temporaneamente» il reparto di epatologia dell'ospedale San Paolo, sospese quindi tutte le prestazioni ambulatoriali, visite ed esami perchè serve personale da mandare nei reparti Covid. Dove, per altro, proprio per l'impossibilità di reperire nuovi medici e la carenza di personale per le quarantene e le malattie, i medici che vi operano arrivano da reparti che poco hanno a che vedere con la cura delle infezioni respiratorie da covid. L'Asst dei Santi a deciso di diversificare i percorsi, la terapia intensiva Covid sono al San Carlo con 25 letti occupati su 348 ricoveri Covid, cui si aggiungono 298 ricoverati per altre patologie.

Così meno di un mese fa Regione Lombardia ha dato indicazione di sospendere tutte le attività chirurgiche differibili e non urgenti, perchè servono anestesisti nelle terapie intensive, con l'eccezione degli interventi oftalmici, perché in day hospital quindi senza l'anestesista.

A Niguarda sono 13 i reparti «convertiti»: qui su 356 pazienti ricoverai 56 sono in terapia intensiva, oltre ai 16 posti letto in Fiera. Dal Grande ospedale metropolitano sottolineano come la necessità sia quella di reperire letti di degenza medica, visto l'elevatissimo numero di pazienti Covid non gravi ricoverati in reparti di medicina, fenomeno in parte dovuto al fatto che aumentano il numero dei contagi, ma allo stesso tempo grazie alla diagnosi precoce, i pazienti vengono ricoverati e curati prima che si aggravino. Al momento al Policlinico su 28 posti disponibili in terapia intensiva 20 sono occupati da pazienti Covid, che si aggiungono 60 pazienti in Fiera. Ieri però al pronto soccorso si sono concentrati nel primo pomeriggio 70 accessi, di cui 10 codici rossi e una ventina di codici gialli.

In tutta la Lombardia si contavano 855 pazienti ricoverati in terapia intensiva su 1258 posti letto totali e 120 nuovi ricoverati negli altri reparti per un totale di 7.901 e 99 decessi. «I dati degli ultimi giorni indicano un rallentamento della curva dei contagi - spiega l'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera- tra qualche giorno potremo vedere se il trend si stabilizza».

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