Buone notizie dall'ospedale Sacco di Milano. La moglie di Mattia, il 'paziente 1' ricoverato in condizioni ancora critiche al San Matteo di Pavia, è stata dimessa dal presidio milanese e godrebbe di buona salute. La donna, al nono mese di gravidanza, era risultata positiva al test per il coronavirus lo scorso febbraio ma non avrebbe mai presentato una sintomatologia preoccupante.
A darne comunicazione è stato il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, con un post divulgato su Facebook nel tardo pomeriggio di mercoledì 4 marzo. "La giornata si conclude con una bella notizia. - recita lo scritto – La 'paziente 2', la donna ricoverata all'ospedale Sacco, in dolce attesa, è stata dimessa. Sta bene, come sta bene la bambina che ha in grembo!"
Sta bene anche il secondo neonato contagiato dal Covid 19. Il piccolo, dopo l'esito del tampone faringeo, è stato ricoverato agli ospedali Civili di Brescia dove, al momento, si trova in isolamento. Buone nuove anche per il primo neonato risultato positivo al coronavirus. Il bambino si trova in osservazione nel reparto di patologia neonatale dell'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. I medici hanno assicurato che le sue condizioni sono stazionarie ma avrebbe già ripreso a respirare in autonomia, senza l'ausilio di macchinari.
Possono tirare un sospiro di sollievo anche i 20 dipendenti del Teatro alla Scala che, nei giorni scorsi, erano stati sottoposti al test. La notizia ha tranquillizzato gli amministratori del Piermarini, pronti a rimodulare la programmazione della stagione teatrale nonostante la stretta governativa imponga la "sospensione di manifestazioni, eventi e spettacoli, inclusi quelli cinematografici e teatrali, fino al 3 aprile".
Intanto, aumenta il numero dei contagiati al Tribunale di Milano. Un terzo magistrato, dopo i due casi acclarati la scorsa settimana, ha riportato la positività al nuovo virus. Si tratta di un sostituto procuratore generale con l'ufficio al terzo piano del palazzo. In via precauzionale, il prefetto ha disposto una sanificazione immediata dei locali che resteranno chiusi fino a domenica. Saranno però assicurati i "servizi minimi essenziali e indifferibili", come da disposizioni ministeriali.
Trend negativo dei decessi ad Orzinuovi, il paese con il maggior numero di contagi nella provincia di Brescia. Una donna di 90 anni è morta nella notte tra mercoledì 2 e giovedì 3 marzo: è la quarta vittima in 12 ore. A fronte degli ultimi risvolti, la giunta comunale ha decretato misure straordinarie di contingentamento al fine di limitare l'eventuale diffusione epidemiologica tra i residenti. Bandito il mercato del fieno a cui partecipano commercianti provenienti da Crema, Cremona e Lodi. Disposta la sanificazione di tutti gli ambienti pubblici e, a partire da lunedì, non si esclude la chiusura di alcuni esercizi commerciali.
Ben diversa la situazione nel Lodigiano dove, nei prossimi giorni, potrebbero essere allentate le restrizioni imposte durante la quarantena. L'indiscrezione è trapelata dall'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera che, ai microfoni del programma Agorà, ha aperto alla possibilità di riattivare alcuni servizi nei 10 comuni della zona rossa.
"Sembra che lì vi sia un contenimento della crescita dei contagi - ha detto Gallera – Quello che abbiamo fatto è stato sicuramente utile e stiamo iniziando a vedere qualche risultato. Non credo si possa andare avanti con delle misure così forti nel lodigiano. Domenica faremo una valutazione con i nostri tecnici e valuteremo se potranno essere riattivate delle possibilità al suo interno".
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