Darsena sotto stress? Ora dovrà accogliere i tifosi di Champions

L'Uefa sceglie il porto della città e la piazza della stazione Centrale come aree di ritrovo dei supporter

Chiara CampoDaniela UvaDire che è già un luogo «sotto stress», è dire poco. Ma la Darsena (sul lato di piazza XXIV Maggio) sarà uno dei punti di ritrovo dei tifosi per la finale di Champions League in programmo allo stadio di San Siro il prossimo 28 maggio. L'altra tifoseria invece avrà come punto di riferimento piazza Duca d'Aosta, di fronte alla stazione Centrale. Ma in questo caso, dire che sia un luogo in cui non si rischiano «contatti» con i sostenitori del club avversario è quantomeno un azzardo, visto che arriveranno a Milano in treno dall'estero o dal resto d'Italia - in che proporzione e da dove, dipenderà dalle squadre in campo per la partitissima - migliaia di spettatori avversari. Tant'è, il Comune aveva consegnato alla Uefa una lista di cinque opzioni e la scelta è caduta sulla Darsena fresca di restyling e sulla piazza sotto il Pirellone. Se sorgeranno problemi di qualche tipo nei prossimi mesi, viene mantenuta come prima «riserva» per le fan zone l'ampia area del parcheggio a Pagano. L'assessore allo Sport Chiara Bisconti ha fatto presente che il governo del calcio europeo ha posto tra le condizioni che i ritrovi fossero serviti dai mezzi pubblici verso lo stadio e da bar e ristoranti (non sono previsti allestimenti ad hoc) e chiaramente identificabili. Tra l'8 e il 12 febbraio peraltro gli ispettori della Uefa arriveranno a Milano per verificare se il cronoprogramma è rispettato. Quattro mesi al fischio d'inizio. Il Comune ammette che c'è «qualche leggero ritardo» sui lavori di adeguamento dello stadio e dintorni, ma assicura che la consegna del «pacchetto San Siro» (compresa la sistemazione del piazzale dello Sport con i nuovi binari Atm, i lavori sono iniziati una settimana fa) avverrà ampiamente nei tempi: la Uefa richiede l'accesso a stadio e Villaggio di accoglienza dieci giorni prima dal match. Accanto alo stadio sarà allestito appunto il «Villaggio Champions», con servizi dedicati a società e sponsor. Per fargli spazio le ruspe, come ha anticipato ieri il Giornale, hanno già abbattuto nell'area dell'ex Trotto un'ottantina di alberi. La Bisconti ieri ha assicurato che 32 sono già stati trasportati e ripiantati all'ippodromo della Maura, una trentina saranno ripiantumati in zona ma altri trenta erano «ormai ammalorati e quasi altrettanti sono stati smaltiti. «L'area è privata ed edificabile, ad un certo punto sarebbe stata comunque oggetto di interventi» dice. Già, perchè sulle ceneri dell'ex ippodromo dopo la Champions prenderà il via una vasta operazione immobiliare. Più cemento e meno verde. L'Aidaa sostiene che non c'erano piante malate ed è pronta a denunciare il Comune per «scempio ambientale».Terzo tassello sarà il «Festival Champions», un calendario di eventi collaterali alla coppa europea dal 26 al 29 maggio.

Il Comune ha scelto di dedicare alla festa Uefa una zona vasta del centro che va da piazza Duomo al Castello passando per via Dante: concerti ed eventi. Sotto le torri del Filarete sarà allestito un campo di calcio e 5, si sfideranno anche le vecchie glorie.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica