Milano, deraglia un treno pieno di pendolari: morte tre donne

Deragliati i vagoni centrali di un treno pieno di pendolari. Rfi: "Cedimento strutturale". Tre vittime accertate, 5 feriti gravi e cento contusi

Milano, deraglia un treno pieno di pendolari: morte tre donne

Lo schianto contro un palo a 140 chilometri orari, poi l'incubo. Un regionale delle ferrovie Trenord, partito da Cremona alle 5.32 e diretto a Milano-Porta Garibaldi, è deragliato intorno alle 7 a Seggiano di Pioltello. Era pieno di pendolari che si stavano recando al lavoro (guarda il video). "Il treno ha iniziato a tremare - ha raccontato uno dei passeggeri - poi uno dei convogli si è staccato". Una tragedia senza precedenti che conta almeno tre vittime, cinque persone in codice rosso e un centinaio di feriti lievi. Escluso il malfunzionamento di uno scambio, Rfi, la società che gestisce la ferrovia, parla di un "cedimento strutturale" a un binario.

Il deragliamento e lo scontro

"Ci sembrava che ci fossero dei sassi sotto il treno - ha raccontato Maurizio Lanzani, un collaboratore di Rtl 102.5 - poi il convoglio si è fermato". L'allarme è scattato alle 6.57, quando la centrale di Trenord ha perso i contatti con il treno. I pendolari stavano correndo a Milano per andare al lavoro, poi tutto d'un tratto uno schianto ha squarciato le carrozze e gettato i corpi nel vuoto. Quando sono arrivati all'altezza di Rugacesio, tra Pioltello e Segrate, i soccorritori e i vigili del fuoco hanno dovuto lottare contro il tempo per estrarre dalle lamiere alcuni passeggeri incastrati (guarda la gallery). Quello che si sono trovati ad affrontare, è una situazione senza precedenti. Dopo lo schianto alcuni vagoni si sono letteralmente accartocciati attorno ai palo della corrente elettrica (guarda la gallery).

Le cause dell'incidente

La procura di Milano ha aperto un'inchiesta per disastro colposo ferroviario. Per il momento il fascicolo è a carico di ignoti ma, secondo l'agenzia Agi, saranno iscritti nel registro degli indagati i vertici di Rfi. Il procuratore Tiziana Siciliano ha disposto "il sequestro dell'area interessata dal disastro, dei vagoni del convoglio deragliato, della 'scatola nerà, dei filmati registrati dalle telecamere e della documentazione relativa anche alla manutenzione e alla sicurezza della rete ferroviaria interessata". Sono stati, poi, nominati due consulenti, che già si sono occupati in passato di disastri ferroviari, per svolgere gli accertamenti del caso.

La dinamica dell'incidente, però, è ancora tutta da chiarire. A uscire dalla loro sede sono state le carrozze centrali che hanno disallineato. Per ben due chilometri è andato avanti con le ruote fuori dal binario. Ha addirittura attraversato la stazione di Pioltello "tra le scintille" prima che uno dei vagoni si mettesse di traverso trascinando gli altri e accartocciandosi contro un palo della luce. A causarlo è stato, infatti, il "cedimento strutturale" di una rotaia. Gli investigatori hanno trovato quello che definiscono il "punto zero". È qui si è rotto un pezzo di binario di 23 centimetri che si trovava proprio su una giuntura. Il guasto sarebbe avvenuto circa un chilometro prima dello scalo ferroviario. Dopo il passaggio del primo e del secondo vagone, il pezzo sarebbe stato sbalzato a una ventina di metri di distanza e le ruote dei vagoni successivi sarebbero uscite dalle rotaie. Solo dal "punto zero" sono, infatti, visibili tracce di trascinamento il che, a detta degli inquirenti, farebbe supporre che "l'incidente sia stato originato proprio dalla rottura e non che la lacerazione del binario sia conseguenza di un altro guasto".

Il treno Trenord deragliato a Milano

Il racconto del testimoni

"Ho frenato quando era ormai troppo tardi...", ha ammesso il macchinista ancora sconvolto dalla tragedia. I soccorsi sono arrivati mezz'ora dopo lo schianto. Non è stato affatto semplice raggiungere il luogo dell'incidente. "Sentivamo odore di bruciato - ha raccontato uno dei sopravvissuti a ilGiornale.it - poi il treno è uscito dai binari". Due carrozze si sono squarciate. L'impatto è stato devastante. "Ci sono piovute le cose addosso - ha continuato a raccontare - in molti urlavano e non era possibile uscire dal treno...". Una scena agghiacciante. La carcassa del treno è andata a fermarsi sulla linea ferrata fuori stazione.

Nel drammatico impatto hanno perso la vita Pierangela Tadini, 51enne originaria di Caravaggio ma residente a Vanzago (Milano), Giuseppina Pirri, 39enne di Cernusco sul Naviglio, e Ida Milanesi. Erano tutte passeggere del terzo vagone che, dopo essere passato dal punto in cui il binario ha ceduto, è andato addosso a tre pali che si sono rotti a causa dell'impatto. Il quarto che ha incontrato nella sua corsa si è invece piegato. Intanto Rfi ha fatto sapere che la circolazione sarà interrotta "finchè l'Autorità Giudiziaria non disporrà il dissequestro dell'area ferroviaria teatro dell'incidente. Sono stati attivati servizi sostitutivi a carattere regionale da Trenord, mentre i treni a lunga percorrenza della trasversale padana tra Milano e Venezia percorrono l’itinerario alternativo via Bologna - Verona con allungamenti dei tempi di viaggio fino a 150 minuti.

Dai primi accertamenti tecnici, è emerso un cedimento strutturale sulla rotaia circa 2 km prima del luogo dello svio. L’individuazione delle cause di quanto accaduto è attualmente al centro delle indagini condotte dall’Autorità giudiziaria, delle competenti autorità ministeriali e di Rfi".

La mappa

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