Il Giro delle Fiandre quest'anno parte da Milano. Poche sere fa insieme alla neonata rivista Cycle (Ediciclo), in uno specialissimo Bike Café, la cultura della bicicletta dilagava e parlava fiammingo in un evento che ha radunato centinaia di appassionati. Molti di questi sono poi partiti (bici in auto o in aereo) alla volta del Belgio, per correre il Giro delle Fiandre amatoriale e poi godersi lo spettacolo della grande classica del Nord, in programma stamattina. Proprio così, per la felicità dell'ente turismo Fiandre, i festeggiamenti del centenario del Giro delle Fiandre 2013, hanno avuto inizio in questo Bike Café di Milano. Un posto unico nel suo genere: si chiama Upcycle, ed e' un luogo dove si parla, si lavora e, presto, si potrà anche approfittare per qualche riparazione alla bicicletta. Milano, insomma, pedala verso il Fiandre anche in questo modo. Tutto ebbe origine nel 1913 quando Karel Van Wijnendaele organizzo` il primo Giro delle Fiandre, corso il 25 maggio dello stesso anno: 330 chilometri di pessime strade intervallate da qualche occasionale via ciclabile; 27 i corridori a contendersi il titolo. Primo all'arrivo presso Mariakerke, nelle vicinanze di Gent, Paul Deman. Era l'inizio di un mito che, salvo tre interruzioni legate ad eventi bellici, scandisce puntualmente il tempo nelle Fiandre. Il racconto, a volte eroico e poetico, e' quello che ha tenuto banco all'Upcycle, grazie al colore delle parole di Gianni Mura, inframmezzate da immagini e video commentati dai giornalisti di Bike Channel.
E poi un susseguirsi di testimonianze a due ruote dai costruttori tipicamente milanesi, quelli che le bici le hanno fatte con le loro mani e ancora oggi sono alcuni dei nomi più prestigiosi del nostro mercato. Dal racconto alla bici.
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