«Lunedì sera festeggeremo qui la vittoria...». Matteo Salvini se ne frega della scaramanzia, il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano che corre per il bis vicino a lui stringe il cornetto portafortuna che si porta in giro da inizio campagna. Ieri alle 10 hanno fatto un sopralluogo al nuovo lido estivo che aprirà la prossima settimana in via Nino Bixio, sulle ceneri della ex piscina comunale Carmen Longo chiusa dal 2015. «È un simbolo delle promesse mantenute, con la sinistra era diventata un buco di cemento e oggi torna ad essere un piccolo gioiello» rimarca il leader della Lega che a tre giorni dal voto per le Comunali ha fatto tappa nelle tre città lombarde dove si giocano le sfide più importanti, prima il caffè-comizio in piazza IV Novembre e il giro nel centro acquatico a Sesto, accompagnato anche da Silvia Sardone, Igor Iezzi, Stefano Bolognini e l'assessore leghista Claudio D'Amico, poi al mercato in piazza Vittoria a Como col candidato sindaco espresso da Fdi Giordano Molteni - lo chiama «il dutur», è ex primario di Otorinolaringoiatria al Sant'Anna ora in pensione - e infine all'Arengario a Monza col sindaco uscente del centrodestra Dario Allevi (dove indossa la sciarpa del Monza promosso in serie A). A Sesto lo sfidante del centrosinistra Michele Foggetta è finito nella bufera per le frasi antisemite scritte sui social nel 2011 e 2014. Salvini strappa applausi in piazza quando sostiene che «se la sinistra avesse pudore avrebbe già ritirato il suo candidato, uno che scriveva che Israele era una m. e che gli israeliani non hanno diritto di stare su questa terra mi sembra una cosa fuori dal mondo, soprattutto in tempi di guerra, quando alle parole di odio dovrebbero subentrare parole di pace. In una città peraltro storica e medagliata come Sesto, che la sinistra sia rappresentata da chi usa questi toni di disprezzo e di violenza è imbarazzante». Il deputato Pd Emanuele Fiano ribatte: «Da Salvini non accettiamo lezioni, abbiamo già dichiarato che le parole dette allora da Foggetta su Israele sono inaccettabili. Ma 12 anni dopo, scusandosi, ha chiarito che non lo rappresentano più in alcun modo». Anche la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi però ieri è tornata alla carica su Twitter: «Le posizioni di Foggetta contro Israele sono vergognose. Dispiace che una parte della sinistra appoggi il candidato antisemita. Solidarietà al popolo d'Israele». Iv e Azione di Calenda a Sesto sostengono Massimiliano Rosignoli. E Foggetta più tardi attacca Boschi e Calenda: «Non è che si sta già facendo un lavoro di spartizione delle poltrone?». In caso di ballottaggio sarà ardua la ricucitura con l'altra ala del centrosinistra.
Salvini strappa gli applausi dei sestesi anche quando pronostica che «con rimpianto, da milanese e da milanista, dopo anni di chiacchiere e tempo perso dalla sinistra a Milano mi sa che i prossimi scudetti me li verrò a vedere nello stadio nuovo, bello, sicuro e moderno di Sesto». Di Stefano aveva appena parlato dello «scippo» sempre più probabile. E anche questo, rimarca Salvini, «è un esempio della sinistra E il Museo di San Siro è il più visitato a Milano. Avere uno stadio porta investimenti, turisti e lavoro. Se al sindaco Beppe Sala fanno schifo, e anche la sinistra a Sesto ha già detto se vinciamo no mai lo stadio, ribadisco che per noi il lavoro è sempre meglio di Redditi e assistenzialismo». Fa un appello contro l'astensione: «I sondaggi ci danno in vantaggio ma non pensate che tanto Di Stefano e Allevi vincono quindi andiamo al mare, dobbiamo chiudere al primo turno».
Di Stefano chiude la campagna alle 20 in piazza Oldrini coi colonnelli del centrodestra. In «soccorso giallo-rosso» a Foggetta arrivano alle 18 in piazza Trento e Trieste Beppe Sala, il presidente del Lazio Nicola Zingaretti e il deputato M5S Stefano Buffagni.
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