Nel giorno dell'addio della città ad Andrea Pinketts la basilica di Sant'Eustorgio, a pochi passi da Le Trottoir, era affollata. Per i funerali dello scrittore milanese morto giovedì all'età di 57 anni ieri pomeriggio c'erano familiari e amici, colleghi artisti e molti cittadini e lettori.
«Andrea Pinketts ci ha lasciato. Con la sua penna ha raccontato Milano in modo unico, come solo un vero milanese avrebbe potuto fare. Il mio sincero cordoglio va a tutti i suoi cari», ha scritto il sindaco Giuseppe Sala su Twitter. Mirella, la mamma novantenne dello scrittore che lo ha assistito fino all'ultimo, ha salutato con un bacio la bara chiara con le rose bianche. Alla funzione hanno partecipato, tra gli altri, Michelle Vasseur, proprietaria del locale in piazza XXIV Maggio che era la seconda casa di Pinketts, l'assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno, Lella Costa, Ricky Gianco, Gianni Biondillo, Elenoire Casalegno e tanti artisti milanesi. «Andrea era un maestro della parola, uno della scuola dei duri - ha detto il sacerdote alla messa-, ma un duro con il cuore di meringa. Sapeva ascoltare, dava e incoraggiava. Credo che ora saprebbe scrivere cose meravigliose, per come vede ora la vita, dalla parte di Dio».
L'assessore della Regione all'Autonomia e alla Cultura Stefano Bruno Galli ha espresso il suo cordoglio: «Milano ha salutato Andrea Pinketts, un intellettuale e un artista, un giornalista e uno scrittore, che nei suoi noir ha raccontato Milano e i suoi angoli oscuri come nessuno prima di lui, gettando sul nostro capoluogo una luce nuova, crudele e dissacrante, realista e appassionata. Pinketts ha aperto così la strada a una successiva generazione di grandi giallisti milanesi e lombardi. Sono sicuro - ha aggiunto Galli - che Regione Lombardia troverà il modo migliore per ricordare la sua opera e valorizzare il genere noir, che rappresenta un potente veicolo per viaggiare attraverso le nostre città e i segreti che celano, come ha saputo fare magistralmente Pinketts». E l'assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato: «La morte di Andrea Pinketts rappresenta certamente una perdita incolmabile per la cultura milanese e lombarda, ma contestualmente credo debba essere l'occasione di avanzare proposte perché la sua memoria non venga dispersa. Uno scrittore che ha fatto della milanesità la sua bandiera: il quotidiano francese Le Figaro lo ha definito una leggenda vivente. Linda Lee Bukowski, vedova dell'indimenticato Charles, ne sta facendo tradurre tutte le opere in inglese».
Conclude De Corato: «Pinketts ha sempre concepito la libertà e la versatilità fuori da ogni schema, col coraggio di idee spesso fuori dal coro. Per questa ragione, proporrò al presidente Attilio Fontana di conferirgli il premio Rosa Camuna, la massima onorificenza di Regione Lombardia».
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