Andrea Radic
Tra gli sparkling Wine il Franciacorta detiene il primato del ricordo spontaneo da parte del consumatore, inoltre i millennials, nuovi signori dei consumi, si appassionano sempre più a queste bollicine, infine, arte, food e vino sono i driver di attrazione reciproca nei confronti dei «fruitori di esperienze» i cosiddetti winelovers. Eccolo il presente, ma soprattutto il futuro di questo territorio tra il lago d'Iseo, le colline bresciane e il monte Orfano dove i Franciacorta stanno riposando sui lieviti e affinando il perlage per conquistare i palati sia degli appassionati italiani che degli stranieri dal Giappone e a New York. Una storia relativamente giovane, ma di grande tradizione, che dura da cinquant'anni, quella della denominazione di origine Franciacorta. Da quando Franco Ziliani, giovane enologo, salì gli scalini di Palazzo Lana dove Guido Berlucchi lo aveva chiamato perché voleva fare un grande vino. E Ziliani entrando nella vasta sala dove Berlucchi seduto al pianoforte suonava «Georgia on my mind», ebbe il coraggio di dirgli «facciamo un vino spumante».
Numerosi momenti celebrativi si sono susseguiti nel 2017, il più recente a Milano, un party glamour durante il quale il Consorzio, presieduto da Vittorio Moretti, ha voluto riunire tantissimi amici della Franciacorta per spegnere 50 candeline. «Questo anniversario celebra l'inizio della storia del nostro territorio - ha detto il presidente - una storia dal profondo valore simbolico, l'espressione delle idee e delle sfide che la nostra gente ha voluto intraprendere e sviluppare, raggiungendo traguardi importanti e straordinari come sono i nostri prodotti». Un gruppo coeso quello dei produttori della Franciacorta, ben rappresentato dal Consorzio che sa dare la giusta spinta promozionale e contenuti di valore, come la ricerca affidata al professor Domenico De Masi, il quale, intervistando i produttori consegna un utile strumento di ciò che la Franciacorta sarà nel 2027 dal punto di vista della produzione, della qualità, del marketing, della comunicazione. Punto importante per il Consorzio che grazie a intelligenti operazioni di marketing e posizionamento sta crescendo sia in Italia che all'estero. Di pochi giorni orsono è il successo delle degustazioni in Giappone e negli Usa, Paesi dove la competizione con realtà molto combattive come quelle francesi è tutta da giocare. Momenti annuali molto apprezzati dal pubblico di appassionati sono quelli dei Festival di Franciacorta, dove al vino si uniscono la cultura dei luoghi e della storia, le bellezze paesaggistiche e il patrimonio gastronomico, per giornate durante le quali godersi appieno il territorio. La Franciacorta è composta di diverse zone vinicole, ognuna con le sue caratteristiche, di diverse cantine dalle più grandi e blasonate a vere aziende boutique. Diversi climi, dove anche solo un calo di un paio di gradi o venti diversi diventano preziose caratteristiche delle diverse tipologie di Brut, Saten, Rosé e Pas Dosè. E il 23 maggio 2018, per la prima volta, una tappa a circuito del Giro d'Italia sarà dedicata proprio alla Franciacorta. Il percorso che si snoderà tra i diversi comuni franciacortini e il lago d'Iseo, rappresenta una occasione di visibilità per far conoscere il territorio al pubblico degli sportivi e degli appassionati di ciclismo, come è stato per il grande progetto di Floating Piers dell'artista Christo nel 2016 che ha posto Iseo e il lago all'attenzione del mondo.
Vino e mercato, turismo e territorio, comunicazione e marketing sono i temi principali di quella che sarà la Franciacorta da qui in poi e un altr'anno saranno 51, mentre storia e orgoglio si trasformano in innovazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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