Una giornata da chef per battere le difficoltà

Gli studenti del «Frisi» diventano brigata e i musicisti suonano per superare le disabilità

Andrea Radic

Hanno lavorato in cucina, in sala, al bar e all'accoglienza, gli studenti dell'istituto alberghiero Paolo Frisi hanno vissuto una mattinata di impegno sotto la guida dello chef Nicola Cavallaro e del team di «Un Posto a Milano» per mettere in pratica il concetto di squadra, il valore di ottenere insieme un obiettivo comune. Un gruppo di ragazze e ragazzi, tra i quali alcuni hanno, almeno sulla carta, difficoltà di apprendimento, problematiche psicologiche o sociali che, in un sistema solo concorrenziale, comporterebbe l'esclusione. Ieri, invece, è stata data la dimostrazione che la brigata è un gruppo e, come tale, può offrire a ciascuno una concreta opportunità. Come nella cucina, anche nella musica, un'orchestra suona insieme, divisa in comparti come accade ai fornelli, lo hanno dimostrato i musicisti della Fondazione Sequeri Esagramma Onlus con interpreti che presentano sindromi autistiche, ritardi cognitivi e difficoltà di comunicazione e relazionali. Guidata da Gabriele Rubino ha eseguito brani del repertorio classico. Grande emozione tra gli ospiti di una mattinata speciale, organizzata da Tiziana Nicolò. Soprattutto quando i ragazzi che hanno lavorato in cucina, come una vera brigata, sono stati chiamati dallo chef Cavallaro a raccogliere il meritato applauso. La mattinata è anche stata l'occasione per un dibattito tra protagonisti del mondo scientifico, medico, accademico e istituzionale, concordi nell'individuare il principio della «inclusione» come modalità formativa in grado di rendere ciascuno, anche chi ha difficoltà, consapevole di poter riuscire, di formarsi per impegnarsi nella professione.

Dal professor Luca Bernardo alla vicesindaco metropolitano Arianna Censi, da Anna Ogliari, psicoterapeuta dello sviluppo al San Raffaele a Silvia Chiodin regista di «Cristina, il racconto di una malattia», da Francesca Maisano, psicologa al Fatebenefratelli al corpo docente dell'Iis Paolo Frisi di Quarto Oggiaro con il vicepreside Federico Militante, i docenti Guido Villa e Andrea Mercogliano e il preside Luca Azzollini, tutti hanno concordato sulla valenza di un percorso formativo che sia realmente in grado di non lasciare indietro nessuno.

Hanno portato il loro contributo anche Alberto Lupini direttore di «Italia a Tavola», la pedagogista Antonella Barile e Paola Chessa Boni, direttrice di Cibi.

Il frutto del lavoro degli allievi «di cucina» del Frisi è stato assaggiato con grande approvazione durante il pranzo, servito dagli allievi

«di sala», insieme ai colleghi del settore «bar e accoglienza» in un mix felice con il personale professionista del ristorante milanese, fondato da Lorenzo Castellini e Giacomo Faina che ha aperto le porte all'inclusione.

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