Dal 10 febbraio 2017 al 30 luglio 2018, sedici mesi e 20 giorni. Tanto è durata l'occupazione dell'ex sala Bingo di via Val Bogna 10, nel quartiere Molise Calvairate, da parte del Collettivo antagonista Lambretta, sgomberato ieri mattina da polizia, carabinieri e guardia di Finanza dopo la decisione del questore Marcello Cardona. Nell'ordinanza della questura si legge che, tra le ragioni del blitz, c'è anche quella «(...) di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica e porre fine a una situazione di illegalità, non unicamente riferita all'occupazione dell'area. I residenti del quartiere hanno infatti sollecitato ripetutamente l'intervento anche attraverso gli amministratori locali per situazioni di criticità più volte segnalate».
Lo sgombero è scattato nelle primissime ore del mattino, non ci sono stati incidenti, e tutto è terminato con il sequestro preventivo dell'immobile.
«A breve lo stabile tornerà a nuova vita» ha dichiarato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Anna Scavuzzo ringraziando le forze dell'ordine per l'intervento.
I frequentatori fissi dell'enorme spazio occupato (una sala di circa 50 metri quadrati al pianterreno, ma sotto, dove un tempo c'era il Bingo, si parla di almeno 280 metri quadrati) erano una cinquantina di giovani del Collettivo a cui ne vanno aggiunti almeno altrettanti che andavano e venivano. Tuttavia di solito nessuno si fermava mai a dormire lì la notte e infatti ieri al suo ingresso la Digos ha trovato solo delle suppellettili che sono state portate via da una società privata.
«Fine delle notti insonni con musica e schiamazzi fino all'alba, fine dei festini verdi all'insegna del consumo di marijuana pubblicizzati dal centro sociale addirittura sulla loro pagina Facebook, fine della vendita e somministrazione in nero di bibite e alcolici senza alcuna licenza - sbotta nel suo intervento liberatorio Rosa Pozzani, vice presidente del Municipio 4 -. Ora speriamo che nel quartiere torni il vero sociale».
La Bredina srl, proprietaria dello stabile - che al momento dell'occupazione, nel 2017, progettava di aprire nell'immobile, sfitto dopo lo sfratto per morosità degli ex proprietari del Bingo, un centro polifunzionale per giovani, con uffici di coworking per start up - ora, viste le risorse limitate, è in trattative per venderlo.
«Nella zona residenziale nei pressi del Lambretta non si contano le scritte sui muri dei palazzi e i danni alle auto» ha dichiarato con soddisfazione l'assessore alla Sicurezza della Regione Riccardo Di Corato parlando anche di quelle frasi che proprio ieri la polizia ha rimosso.
Un po' meno soddisfatti invece i giovani del Collettivo. Che ieri, sulla loro pagina Facebook, hanno paragonato il dispiegamento di forze messo in campo ieri a quello per «l'arresto di Totò Riina».
Altrettanto critica, ma per altre ragioni, L'Usb
(Unione sindacale di base) che chiede al questore di aprire un'inchiesta sulle persone che ieri in via Val Bogna si sono fatte un selfie con De Corato - poi postato sul profilo dell'assessore su Facebook - durante lo sgombero.
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