Singolare ritrovamento effettuato durante il pomeriggio di oggi, martedì 10 novembre, all'interno dell'ospedale Niguarda di Milano, proprio nelle immediate vicinanze di una sala d'attesa del nosocomio.
Secondo quanto riferito da "Il Giorno", un lanciarazzi non funzionante di tipo militare sarebbe stato abbandonato di proposito vicino ai locali all'interno dei quali si eseguono solitamente gli esami radiodiagnostici, nello specifico le tac, quindi in corrispondenza del Blocco sud (Radiologia). Viste le grandi tensioni registrate nei giorni scorsi a causa delle restrizioni connesse all'emergenza sanitaria Coronavirus, gli inquirenti ritengono che possa essersi trattato di un atto dimostrativo. In tal senso, per l'appunto, si stanno indirizzando le indagini della Digos e del pool antiterrorismo della procura della Repubblica di Milano. A coordinare il lavoro delle forze dell'ordine impegnate nella ricostruzione dei fatti e nella ricerca dell'autore del gesto è il responsabile della sezione antiterrorismo Alberto Nobili. Si attende ora, dopo l'informativa degli investigatori all'opera, l'apertura di un fascicolo per detenzione e porto di arma da guerra contro ignoti.
Risulteranno di fondamentale importanza per gli inquirenti, specie nell'identificazione del responsabile o dei responsabili del gesto, le immagini registrate dalle videocamere di sorveglianza installate nei pressi del luogo di ritrovamento del lanciarazzi e in tutto l'ospedale Niguarda. E questo anche per il fatto che nella sala specifica in cui l'arma è stata rinvenuta, frequentata esclusivamente dal personale sanitario (medici, infermieri, radiologi) e dai pazienti del reparto, non vi sono invece delle telecamere. Con lo scopo di non farsi sfuggire alcun possibile dettaglio, tra l'altro, gli investigatori hanno iniziato ad acquisire anche l'elenco dei pazienti del Niguarda passati per quegli ambienti nelle scorse ore.
Costretta dalle circostanze a rilasciare una dichiarazione in merito alla vicenda, la Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano ha specificato che la situazione non è allarmante. "Non vi sono stati problemi di sicurezza e non risulta nessuna rivendicazione", spiega infatti l'Ente in un comunicato ufficiale. "Prontamente intervenuti gli inquirenti della Digos confermano che si tratta di un 'razzo illuminante' (non deflagrante), inerte perché privo di inneschi", si legge ancora nella nota.
Pronta ed immediata la risposta del reparto, in
perfetta collaborazione con gli inquirenti: "In via precauzionale, per alcune ore è stata evacuata l'area, tornata poi alla normale attività non appena le forze dell'ordine hanno concluso tutti i rilievi del caso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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