L'estro dell'Artigiano arriva in Fiera

Viaggio fra le stranezze italiane e straniere: le Formiche sulle magliette, le foto dell'iride e le chicche del Guatemala

Formiche, iridi e capre giapponesi. Fra i 3.250 siti espositivi di Artigianato in Fiera si parte oggi fino al 13 dicembre nel sito di Rho ci sono anche protagonisti molto particolari. Artigiani italiani ma anche stranieri che hanno puntato tutto su materie prime o idee davvero originali. Sono partiti da una piccola intuizione e, nel giro di pochi anni, hanno trasformato la loro passione in un lavoro. Coinvolgendo spesso altri colleghi.È il caso di Fabio Vettori, dal Trentino Alto Adige. Ha una grandissima passione per le formiche che disegna in modo stilizzato su magliette, tazze, matite, quaderni e molti altri articoli. Nato a Trento nel 1957, nel 1972 ha creato il Mondo delle formiche. E da allora trasforma i piccoli insetti in protagonisti di schizzi ambientati nelle sue montagne. Ma non solo.Altrettanto creativo è il suo collega tedesco Tobias Muller. Attraverso una particolare tecnica, riesce a fotografare gli occhi in particolare l'iride e a trasferire l'immagine su tantissimi supporti diversi. In questo modo, dal suo laboratorio di Berlino mette a punto opere d'arte davvero uniche. Tornando in Italia, c'è un allevatore calabrese che è riuscito a creare un caciocavallo perfetto. Il tratto distintivo è che lo produce in Giappone, usando esclusivamente latte di pecora o capra dell'isola di Hokkaido. Si chiama Saverio Grillo e viene da Cosenza, dove ancora si occupa della transumanza del bestiame. Da qui ha raggiunto Sapporo dove, grazie a un accordo con produttori locali, ha dato vita a un caseificio che porta il meglio del made in Italy nell'estremo Oriente, valorizzando al tempo stesso le materie prime locali.Da Milano arriva invece Federico Guastaldi, che ha cominciato a creare capi in ecopelle da un sottoscala. Così ha dato vita a Scarletvigo, una piccola azienda che mette in rete tanti giovani artigiani che nel totale rispetto per l'ambiente propongono prodotti unici e molto lontani da quelli realizzati in serie dalle grandi griffe. Fra i nove padiglioni della kermesse è anche possibile incontrare un pasticcere davvero speciale. Si chiama Salvatore De Riso e ha creato un laboratorio artigianale (Sal De Riso) dal quale riesce a rifornire grandissimi alberghi e templi dello shopping come le Galerie Lafayette (a Parigi) e Harrods (a Londra). Esportando i propri prodotti anche negli Stati Uniti, in Lussemburgo e ancora in Germania, a Malta, in Belgio, in Olanda e nei Paesi Arabi. Il tutto da Minori, in provincia di Salerno.Non mancano, naturalmente, anche le eccellenze che arrivano da lontano. Fra loro c'è Marybel Gonzales che non solo permette a milioni di persone di conoscere l'artigianato del Guatemala, ma dà anche lavoro a chi è meno fortunato di lei. Così nella sua azienda Decor Arte collabora con una comunità molto povera di indigeni del villaggio di Chichicastenango, offrendo anche possibilità di occupazione durante le ferie estive agli studenti che, grazie ai soldi guadagnati, riescono a comprare i libri e le divise scolastiche.

Insomma, una passeggiata fra i padiglioni di Artigianato in Fiera non offre solo l'occasione di ammirare il meglio dell'artigianato internazionale e magari di acquistare qualche pensiero originale, ma soprattutto di conoscere storie e persone uniche. Che hanno messo al centro della propria vita il lavoro e la creatività e che partono da antiche tradizioni e saperi familiari per innovare e crescere.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica