Li trova nel capannone Massacrato a sprangate da tre giovani albanesi

Flavia Mazza Catena

Pioltello Pestato a sangue e preso a sprangate per aver provato a cacciare tre albanesi che stavano tentando di entrare per rubare, sabato notte, nel suo capannone. Vittima un soccorritore stradale molto noto che alle 22 stava facendo un ultimo giro di controllo al capannone che ha in gestione per tenere i mezzi di lavoro. Qualche rumore, una voce. Apre una porta e i malviventi lo vedono. Per lui è finita: i ladri prima lo accerchiano sempre più minacciosi, poi iniziano a pestarlo. Sempre più violentemente. L'uomo cade a terra sotto i colpi e mentre uno dei tre continua a percuoterlo in testa, un altro si guarda in giro, trova una spranga di metallo e comincia a picchiare. La vittima riesce a rialzarsi, apre la portiera di uno dei suoi mezzi e vi si a rifugia. Finalmente al sicuro, ma ormai senza forze per il tanto sangue perso, contatta le forze dell'ordine mentre i tre, si sfogano anche contro il furgone danneggiando pesantemente la carrozzeria e rompendo i vetri dei finestrini. Poi si danno alla fuga. Ma i carabinieri di Pioltello con quelli del Radiomobile di Cassano D'Adda rintracciano degli albanesi e fanno trasportare la vittima in ospedale. Gli aggressori hanno 17, 19 e 20 anni, l'accusa è lesioni personali aggravate, tentato furto e danneggiamento. E mentre i maggiorenni finiscono a San Vittore, il minorenne viene denunciato alla Procura dei Minori e poi riaffidato ai familiari. Nonostante la giovane età, tutti e tre hanno precedenti per reati contro il patrimonio.

Per il consigliere regionale della Lega Pietro Foroni questo è «l'ennesimo episodio di violenza legato a un'immigrazione incontrollata che ha permesso anche un'invasione di criminali», mentre i dati dicono che il numero dei residenti stranieri a Pioltello è cresciuto negli ultimi dieci anni dal 13,3 al 25 per cento, rendendola ormai la seconda città della provincia di Milano per concentrazione di immigrati.

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