Milano, sospetto caso di malaria tra i profughi

L'Asl ha visitato gli immigrati alla stazione Centrale: in due ore trovati 35 casi di scabbia e uno di malaria. Un 20enne trasportato d'urgenza all'ospedale Sacco

Milano, sospetto caso di malaria tra i profughi

C'è anche un caso di sospetta malaria tra i profughi accampati in stazione Centrale a Milano, come confermato dal direttore del servizio Igiene pubblica dell’Asl, Giorgio Ciconali.

Sarebbe stato scoperto questa mattina dai medici del presidio Asl che hanno visitato tutti i migranti. Il ragazzo - circa 20 anni - mostrava i segni della malattia ed è stato portato d'urgenza all'ospedale Sacco dove sarà sottoposto ad ulteriori esami.

Intanto sarebbero 35 i casi di scabbia trovati in appena due ore di lavoro del presidio. "È lecito chiedersi quanti ne sono passati negli ultimi due anni, visto che gli arrivi a Milano stanno raggiungendo i 70mila profughi", dice il vicepresidente del consiglio comunale, Riccardo De Corato, "Poi c’è il sospetto caso di malaria. E chissà quante altre malattie. Pisapia è il responsabile della sanità a Milano. Potrebbe emettere un’ordinanza sull’emergenza scabbia e su tutte le altre patologie che richiedono una profilassi. Non solo, dovrebbe procedere anche con la bonifica dei luoghi pubblici, della stazione, della metropolitana e di tutti quei luoghi dove i profughi si son fermati. Perché poi non si fa anche a Milano quello che è stato fatto a Roma Tiburtina?".

"Per chi transita e popola la stazione non c’è nessun problema", dice Ciconali, "Salvo comportamenti scorretti è possibile contenere la scabbia.

È chiaro che tutti gli operatori sanitari useranno le precauzioni necessarie". E riguardo alla malaria assicura: "Ci sono stati un paio di casi, uno nelle scorse settimana e uno più recente, ma sono casi logici, visto che molti provengono da zone in cui è una malattia diffusa".

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