A Milano da domani sera cambierà l’aperitivo. Una nuova stretta anti-movida da parte del sindaco Beppe Sala che intende dare una risposta forte ai troppi assembramenti delle ultime sere. Nel capoluogo lombardo, dopo le 19, verrà vietata la vendita di alcolici e superalcolici da asporto. "Si potrà stare seduti ai tavolini, ma i locali non potranno vendere per l'asporto e il divieto vale anche per i negozietti di prossimità per evitare che uno prenda la birra e la consumi in strada", ha spiegato il primo cittadino.
Come cambia l'aperitivo a Milano
Questo quanto annunciato alla stampa da Sala al termine dell’incontro in prefettura con il presidente della Regione Attilio Fontana, il prefetto Renato Saccone, il questore Sergio Bracco, il comandante della polizia locale, Marco Ciacci, il comandante provinciale dei carabinieri di Milano, Luca De Marchis e quello della guardia di finanza Stefano De Braco. Il provvedimento quindi riguarderà anche i negozietti di prossimità. Verrà sanzionato il consumo di bevande alcoliche in piedi, a meno che non avvenga in un luogo dedicato e definito. Come per esempio uno spazio adiacente al locale. A essere multati saranno sia i titolari dei bar che i loro clienti, secondo le regole in vigore per contrastare gli assembramenti. La norma diventerà di fatto operativa da domani, ovvero dopo che il primo cittadino avrà emanato l’ordinanza.
Sala ha inoltre reso noto che “entro domani il questore indicherà le aree presidiate dalle quattro forze di polizia (la polizia di stato, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia locale) dislocate nei luoghi particolari della movida. Dovremo essere certi che le zone saranno presidiate". La norma non riguarderà comunque i supermercati. I locali non avranno un orario fisso di chiusura stabilito dall’ordinanza ma potranno decidere in modo autonomo. Questa decisione è stata presa sia per non penalizzare gli esercizi commerciali, sia per evitare che le persone si concentrino tutte nello stesso momento, andando così a peggiorare la situazione. Secondo quanto spiegato dal sindaco, la norma non vuole impedire di socializzare ma solo di limitare il rischio di contagio tra la popolazione.
Il primo cittadino spera “di non dover fare nulla di più restrittivo. Confesso che stiamo sperimentando, cercando di capire quale sia la gradazione più forte. Io non voglio avere un atteggiamento da sceriffo, perché non credo sia nemmeno sano. Ma è chiaro che tutti noi abbiamo una pressione enorme di larga parte della popolazione che si lamenta, manda immagini e denuncia. Noi dobbiamo cercare di bilanciare le cose. Spero non ci si metta gli uni contro altri, chi sta fuori e chi in casa". L’incontro in prefettura si è reso necessario in seguito agli assembramenti che si sono verificati lo scorso venerdì sera. La speranza è che il prossimo fine settimana si vedano i miglioramenti dovuti all’entrata in vigore della norma decisa oggi.
Sala boccia i volontari di Boccia
Sala ha specificato che questa è una situazione del tutto nuova e che non si può sapere con esattezza se i provvedimenti presi porteranno al risultato sperato. Si procederà quindi per progressione. Lunedì prossimo è previsto un altro vertice per fare il punto sul week-end appena trascorso. Sala ha infine chiesto un sacrificio da parte di tutti, certo che nessuno sarà messo in difficoltà. Per quanto riguarda l’idea del ministro Boccia sui volontari, ha sottolineato che non vi è ancora una regolamentazione e non è chiaro chi li dovrebbe istruire. “Non credo che questi volontari possano essere adatti per una realtà a rischio come la movida.
Potrebbero invece essere utili nei mercati comunali scoperti o nei parchi". Questi ultimi non sembrano comunque preoccupare il sindaco che non ha visto nel fine settimana un rischio tale da richiedere un intervento immediato.Segui già la pagina di Milano de ilGiornale.it?
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