Un pugno nello stomaco. É il totale dei decessi registrati dal Comune, non solo - ma in buona parte - a causa dal virus maledetto. D'altra parte basta osservare l'impennata dell'ultimo mese e mezzo, quando il Covid ha iniziato a circolare in maniera più massiccia anche in città, per farsi un'idea del fenomeno. Nei primi mesi dell'anno fino al 9 di aprile nel 2018 sono morti 4.281 residenti a Milano, l'anno scorso 3.888 e da gennaio 5.259, quindi 1.371 in più rispetto al 2019. E i dati, come ha sottolineato ieri l'assessore ai Servizi civici Roberta Cocco ai consiglieri riuniti (a distanza) in commissione, «i dati si discostano in maniera importante a marzo e si registra lo stesso trend di grande crescita nella prima decade di aprile». A gennaio e febbraio i decessi erano stabili o addirittura in flessione. Nel mese di marzo sono stati 2.130, addirittura 906 in più rispetto all'anno scorso ed erano stati 1.206 nel 2018. Fino al 9 aprile il Comune ne ha già registrati 473 in più: erano 352 sia nel 2018 che nel 2019 e sono saliti a 825, una crescita del 134%. L'assessore ha ricordato che dal 2 aprile è scattata la chiusura temporanea del crematorio di Lambrate, almeno fino al 30 («poi valuteremo a che punto saremo con la gestione delle salme accolte fino all'11») perchè il sistema rischiava di collassare, non era bastato sospendere il servizio per i non residenti. «Non stiamo gestendo un normale picco di mortalità ma una pandemia mondiale, a Lambrate ci sono 4 forni che hanno proseguito tranne una settimana in cui ad un forno era necessario il cambiamento di un pezzo, era in atto la costruzione di altri 2 impianti ma i lavori sono sospesi». L'ordinanza ha reso possibile l'inumazione senza costi, «successivamente i parenti potranno scegliere l'esumazione straordinaria per la cremazione, allo studio l'abbattimento della tariffa.
L'assessore ha fatto anche il punto dei lavori in corso per la messa in sicurezza degli sportelli che saranno riaperti al pubblico a fine lockdown: «Sono già stati montati oltre 250 pannelli divisori di plexiglass e distribuiti 1.900 litri di gel disinfettante che ci è stato donato». Ed è stata estesa alla velocità della luce la distribuzione della firma digitale a dirigenti e funzionari per permettere di siglare progetti e atti digitalmente senza interrompere i processi, un sistema che «una volta acquisito rimarrà poi come prassi permanente, ci permetterà di velocizzare le procedure». Possono già gestire documenti da remoto 166 dipendenti e a breve altri 170 saranno provvisti di firma digitale. Per il capitolo dei buoni spesa per far fronte alla crisi effetto dell'emergenza Covid (350 euro al mese per due mesi per le famiglie con più di tre persone e 150 euro fino a tre), la presentazione delle domande si è chiusa ieri e ne sono arrivate 35.869. I fondi del governo, poco più di 5,8 milioni, basterebbero ad accontentare al massimo 19.300 famiglie, poco più della metà.
L'ultimo decreto del governo ha sbloccato i cantieri urgenti. L'assessore alla Mobilità Marco Granelli ha riferito peraltro che la prefettura ha riattivato le attività di manutenzione del verde.
Per quanto riguarda i lavori pubblici, sbloccati solo 3 lavori su 36 (all'anagrafe di via Larga, nella sede della protezione civile in via Barzaghi e nella rsa di via dei Cinquecento), 29 manutenzioni stradali in corso. Attivi dal 6 aprile 19 cantieri della M4 su 108, «l'obiettivo è di arrivare a un terzo entro la prossima settimana».
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