«Nessuna autorizzazione». La Statale prende le distanze dall'evento di oggi, organizzato da un gruppo di studenti e dal cosiddetto Fronte Palestina, artefice fra l'altro dell'appello per cacciare la Brigata ebraica dal corteo del 25 aprile. L'ateneo precisa «che il rettore Gianluca Vago non ha mai concesso alcuna autorizzazione allo svolgimento negli spazi della Statale dell'evento», definisce «sedicente Assemblea degli studenti» la sigla promotrice e aggiunge che «a nessun titolo» è «accreditata tra le associazioni studentesche operanti in Statale».
Il fatto che gli organizzatori siano sostanzialmente estranei all'ateneo, o comunque sconosciuti, non comporta comunque un intervento ostativo sul «convegno» dell'odio. A quanto pare la Statale non ha in pratica gli strumenti per impedire che al suo interno si svolga un evento, per quanto sgradito. Può solo «vigilare». E, come da prassi, fa sapere che «vigilerà come di consueto per garantire all'interno dei suoi spazi l'assoluto rispetto della legalità, stigmatizzando il riferimento a metodi violenti e antidemocratici da qualunque parte politica e per qualsivoglia obiettivo vengano propagandati. La Comunità ebraica intanto ha scritto al rettore esprimendo «stupore e preoccupazione». E segnalando le affinità con i fatti del 9 dicembre scorso, «la manifestazione di piazza Cavour, nella quale si ebbe il dispiacere di ascoltare, una volta di troppo, il grido morte agli ebrei».
La Comunità ebraica sottolinea «l'esistenza di un gemellaggio fra le città di Milano e Tel Aviv, nonché di numerose collaborazioni scientifiche fra università israeliane e italiane».
E al contrario indica il boicottaggio di Israele come una campagna che richiama alla memoria la triste vicenda delle leggi razziali, che non risparmiarono studenti e corpo docente di religione ebraica, anche dello stesso Ateneo milanese».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.