Stefano Maullu, coordinatore cittadino di FdI ha vinto nel collegio della Lombardia 1 dove era candidato per la Camera, il centrodestra si conferma forza di maggioranza in regione ma non a Milano.
«Fratelli d'Italia ha ottenuto uno straordinario risultato su Milano, raddoppiando il dato di un anno fa e prendendo il 20,5 per cento. Un risultato che pesa ancora di più se si considera che ciò avviene in una città amministrata dal centrosinistra da dieci anni. La nostra opposizione responsabile ha dato i suoi frutti. Guardando avanti bisogna ragionare per mettere ancora più in evidenza le incongruenze dell'amministrazione Sala».
A Milano però il Pd è il primo partito...
«Noi abbiamo preso il 20,5 per cento alla Camera, Forza Italia il 5,8 per cento e la Lega il 6,3 per cento: non possiamo quindi che essere contenti. Ci sono dei temi essenziali per il centrodestra come la sicurezza e poi c'è un aspetto di grande contraddizione che si vive a Milano, città dal respiro europeo ma con una fetta della popolazione in grande difficoltà a causa delle politiche della giunta Sala che espelle le fasce più deboli, basta pensare ad Area B, un divieto anacronistico e contro i pendolari che rende la grande Milano repulsiva...»
Uno dei temi forti della campagna elettorale è stata l'emergenza sicurezza a Milano, che istanze porterà a Roma?
«Nell'ultimo anno abbiamo assistito a un'escalation di episodi, di reati predatori soprattutto, per non parlare del fatto che i clandestini non hanno alcuna remora ad aggredire le donne. Grazie a Giorgia Meloni che mi ha dato l'opportunità di candidarmi, sui temi che mi sono vicini come l'ambiente e la difesa delle attività imprenditoriali, frutto della mia esperienza variegata nelle istituzioni dall'europarlamento al consiglio comunale e regionale, Fdi ora potrà fare massa critica degli interessi globali di Milano al Parlamento».
Come commenta il flop della Lega?
«La coerenza rispetto ai temi è il nostro elemento forte, che ha pagato. La Lega, invece, ha cambiato più volte dimensione di proposte e questo non ha giovato. Così come la chance data ai 5Stelle»...
Visti i nuovi equilibri di forza, ora bisognerà affrontare con gli alleati il tema delle Regionali, che si terranno tra qualche mese.
«Noi siamo un partito responsabile, lo siamo sempre stati e lo saremo, anche se con un peso maggiore. Crediamo che vada premiata l'unità della coalizione e quindi il presidente uscente si conserva. Sicuramente in questa legislatura FdI avrebbe potuto essere coinvolta di più, non è stato così. Detto ciò il ragionamento sulla Lombardia va fatto a livello nazionale».
Il «caso La Russa» è chiuso?
«Sì, al di là di una campagna elettorale che ha visto un'orribile manipolazione e strumentalizzazione di molti fatti».
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