Le notti del Fuorisalone Così i progettisti hanno acceso la città

Spettacoli di luci nelle piazze e sui palazzi storici. Le più belle attrazioni nei distretti

Le notti del Fuorisalone Così i progettisti hanno acceso la città

Il design illumina Milano. Il Fuorisalone è anche questo: mette in luce il bello di Milano, colora la città e illumina le strade, le piazze, i cortili. Chi gira per il Fuorisalone dopo il tramonto si imbatte in belle sorprese, come i giochi di luce nei cortili e nei chiostri della Statale, aperta sempre fino a mezzanotte (dal 23 al 27 fino alle 22) per la mostra evento di Interni. L'illuminazione qui è ovunque: dalle installazioni di Iosa Ghini, a quella di Hausemotion, completamente fatta di luci, fino alle luci di Curvis dei fratelli Guzzini. La facciata dello storico palazzo di FederlegnoArreda, in foro Buonaparte 65, a due passi da Cadorna, che dalle 16 si illumina di rosso e con i colori della bandiera italiana, come il cortile e la scenografica installazione (in legno) Urban Hugs dello studio di Stefano Boeri, che invita il pubblico ad abbracciarsi. Il giardino di Piuarch davanti a Piazza Castello la sera accende i palloni luminosi.

In Corso Venezia, il cortile del Seminario Arcivescovile di sera si illumina di blu e di rosso grazie all'installazione di grande impatto di Ma Yansong che rappresenta il quinto anello di Audi: la sua luce si riflette sulla superficie di uno specchio d'acqua, e si può vedere fino alle 24. Un altro spettacolo di luci è negli spazi del colonnato di Palazzo Anguissola e nel Giardino di Alessandro, alle Gallerie d'Italia (ingresso da via Manzoni 10), dove ci sono Dandelion, le nuove poetiche installazioni luminose di Luca Trazzi. Sfere in acciaio e dischi policromi ispirate al tarassaco, che portano un tocco di leggerezza ai giardini del palazzo storico. E all'interno dell'Orto Botanico di Brera, che fino alle 23 illumina le sue 700 casette intelligenti. L'installazione curata dall'architetto Mario Cucinella e da SOS - School of Sustainability trasforma l'Orto Botanico in una città immaginaria nella quale gli ambienti storici del giardino si integreranno con modelli urbani innovativi. Il progetto è parte di House in Motion organizzata dalla rivista Interni all'Orto Botanico, all'Università Statale di Milano e all'Audi City Lab.

Luci anche in via San Primo, allo Spazio Sangalli, dove ieri sera è andato in scena un evento a metà fra arte, design e moda: lo stilista Federico Sangalli, padrone di casa, ha esposto una serie di oggetti, accessori e abiti luminosi (prodotti con una speciale tessuto in fibra ottica), l'artista Giò Bressana ha dipinto uno di questi innovativi tessuti luminescenti, e lo stilista l'ha plasmato dal vivo creando un abito di design, che poi ha girato per le vie del Quadrilatero (illuminandole) addosso a una modella.

Illuminante anche il Bar Anne al Museo Diocesano, dove ci si può avventurare in un'installazione di archi luminosi che cambia continuamente colore e che crea un percorso prospettico. E anche l'ex casello daziario di Porta Venezia è illuminato per tutto il weekend di fucsia con un tributo a Elio Fiorucci.

Qui è appena nato il Rainbow District, nuovo distretto del Fuorisalone di Porta Venezia, e qui fino a domani si può visitare la mostra Elio Fiorucci, creatività e genio che rende omaggio al processo creativo, alla curiosità e alla ricerca costante dello stilista milanese di recente scomparso, che amava viaggiare e collezionare pezzi di design, oggetti e simboli.

PDO

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