La bomba l'ha lanciata la Gazzetta dello Sport, secondo cui Milan e Inter sarebbero intenzionate a spostare i propri progetti, per il nuovo stadio, lontano dal quartiere di San Siro. Si guarderebbe con un certo interesse a Sesto San Giovanni, comune attaccato a Milano e per giunta collegato al capoluogo dalla metropolitana. Il sindaco Beppe Sala non ha preso bene l'indiscrezione e sul proprio account Instagram si è sfogato in questo modo: "Delle due l'una. O la Gazzetta è solo alla ricerca del 'titolo', oppure le squadre a me dicono una cosa (anzi la scrivono) e ad altri danno una versione diversa. Avendo tra le mani un atto ufficiale voglio pensare di più alla prima ipotesi". Il primo cittadino di Milano conclude il suo ragionamento in questo modo: "In ogni caso vorrei però dire a tutti che in questo difficile momento storico l’amministrazione comunale ha anche molto altro a cui pensare". Giusto, verrebbe da dire. Perché, allora, arrabbiarsi così tanto per ciò che scrive la Gazzetta?
Per mesi e mesi Sala ha cercato con tutte le sue forze di convincere Inter e Milan a ristrutturare il vecchio stadio, lo storico Giuseppe Meazza, invece di costruirne uno nuovo a poca distanza. Questo avrebbe salvato capra e cavoli: ossia, se da un lato sarebbe andato incontro alle esigenze dei due club di avere un impianto moderno e all'altezza dei tempi, dall'altro avrebbe accontentato chi protesta e non vuol neanche sentir parlare dell'ipotesi di poter demolire lo stadio, considerato un "monumento". Il problema è che le due squadre non hanno mai voluto fare un passo indietro e, legittimamente, preferiscono mettere in cantiere uno stadio nuovo. Così sono iniziate le trattative, fino all'individuazione di un progetto. Che però ha incontrato diverse polemiche (quelle, a onor del vero, non mancano mai).
Come al solito sono partiti i ricorsi al Tar e un dibattito che continua ad andare avanti, con addirittura due (non uno) referendum. In un sistema democratico è giusto che sia così. Resta il fatto, però, che sia l'Inter che il Milan vogliono uno stadio nuovo e non hanno voglia e tempo di aspettare decenni affinché si possa decidere. Per costruirlo sono disposti anche ad andare altrove. Leggermente fuori Milano. Vedremo come andrà a finire e se Sala rilancerà con una controproposta allettante pur di far restare i due club in territorio milanese.
Inter e Milan: "Vogliamo tempi certi"
Con una nota all'agenzia Ansa Inter e Milan fanno sapere di voler proseguire "un dialogo costruttivo" con il Comune di Milano, ma la loro priorità assoluta resta un nuovo stadio "avendo certezza dei tempi dell'iter amministrativo", e per questo rimangono "aperti a valutare altre soluzioni progettuali". Non è una smentita (rispetto all'ipotesi Sesto San Giovanni) ma un segnale chiaro a Palazzo Marino.
"In merito al progetto del nuovo stadio per Milano - sottolineano le due società -, FC Internazionale e AC Milan precisano che stanno proseguendo un dialogo costruttivo con l'Amministrazione Comunale, secondo quanto previsto dall'iter procedurale, con la preparazione di un dossier progettuale funzionale all'avvio del dibattito pubblico, al fine di accelerare il processo per realizzare il nuovo San Siro, all'interno di un più ampio masterplan che prevede un'area riqualificata dedicata allo sport e all'intrattenimento".
"Per entrambi i club - aggiungono Inter e Milan - rimane dunque assolutamente prioritario dotarsi di un nuovo stadio, avendo certezza sui tempi dell'iter autorizzativo, rimanendo aperti a valutare altre soluzioni progettuali, qualora non ci fossero le condizioni per riuscire a realizzare il nuovo stadio di San Siro come ipotizzato".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.