Da Pif a Ermal Meta, dopo ventidue anni riapre il teatro Lirico

Due giorni di "open day" e dal 22 sipario. Il bar del foyer affidato a Giuliano Lotto

Da Pif a Ermal Meta, dopo ventidue anni riapre il teatro Lirico

Su il sipario (finalmente). Dopo 22 anni riapre il teatro Lirico intitolato a «Giorgio Gaber». Il restyling da 17,5 milioni di euro partito il 19 aprile 2016 avrebbe dovuto concludersi nel luglio 2019 e invece tra amianto, imprese fallite e ricorsi era diventato un'odissea. O «una ristrutturazione molto complessa» come l'ha definita ieri il sindaco Beppe Sala. Ma oggi e domani dalle 10.30 alle 18 i milanesi possono ammirare il piccolo Piermarini di via Larga nel suo ritrovato splendore, due giorni di open day aperti a tutti accompagnati dalle note dei giovani della Civica Scuola di musica «Claudio Abbado». E il sipario ufficialmente si aprirà mercoledì prossimo con lo show «Comincium» della coppia comica Ale e Franz. Il calendario 2021/2022 fino a maggio è già al completo, e dato che sarà un teatro polifunzionale la programmazione va dal jazz ai concerti di musica leggera fino all'opera. Per la prosa, dopo Ale e Franz (sul palco fino al 9 gennaio) sarà la volta di Enrico Bertolino (16 gennaio), Marisa Laurito con «Così parla Bellavista» (dal 24 al 30 gennaio), «Momenti di trascurabile (in)felicità» di e con Francesco Piccolo e con Pif (5 febbraio), Virginia Raffaele in «Samusà» (9-20 febbraio), Nancy Brilli e Chiara Noschese in «Manola» (8-13 marzo), Lillo e Greg (1-3 aprile), Federico Buffa in «Amici fragili) (8-9 aprile), Geppi Cucciari (28-30 aprile). In calendario 5 concerti dell'Orchestra dell'Accademia della Scala e 5 della Filarmonica di Milano.

Per la musica leggera si parte con Ermal Meta (2 marzo), Nomadi (4 marzo), Tiromancino (18 marzo) Fabio Concato (19 marzo), Facchinetti Symphony Tour (29 marzo), Counting Crows (5 aprile), Joe Jackson (10 aprile) e Pfm (21 e 22 aprile). Per tutti i gusti. Cinque concerti jazz diretti dal maestro Enrico Intra, teatro acrobatico con i Sonics, danza classica con il Balletto di Milano in «Anna Karenina», opera con «La Boheme» dal 16 al 22 maggio. Nella seconda parte dell'anno dovrebbero arrivare Gigi D'Alessio e gli Stomo. «Ci piace definirlo il teatro del popolo perchè il nostro intento è quello di attrarre il maggior numero di persone possibile con proposte intelligenti e interessanti» conferma Matteo Forte, l'amministratore delegato per l'Italia di Stage Entertainment e direttore generale dei teatri Lirico e Nazionale che ha tenuto duro nonostante tutti gli imprevisti nel percorso. Ha scritto personalmente il progetto artistico che nel 2016 si è aggiudicato il bando del Comune e gli azionisti lo hanno seguito senza dubbi anche se amianto e ricorso al Tar hanno ritardato di quattro anni il cronoprogramma. E sottolinea che «tra Covid e incertezze sui lavori i produttori erano spaventati, poter partire con mezza stagione già pronta è un miracolo» sottolinea.

Il Lirico conta 1.517 posti a sedere - 798 in platea, 505 in galleria, 120 e 36 nella prima e nella seconda balconata - ma anche sala multimediale da 100 posti nel foyer al primo piano, ristorante con vista sul palco («sceglieremo il gestore entro poche settimane) e il bar nel foyer aperto invece già subito dalle 11 a fine spettacolo serale e poi ancbe a colazione. La gestione è stata affidata a Giuliano Lotto «ristoratore e imprenditore con un tocco internazionale molto giusto per noi, si troverà alta qualità a prezzi accessibili» sottolinea Forte. Lotto ha aperto tra gli altri «Dry» in Solferino, «Latteria» e «Il baretto» a Londra, ristorante Sant'Anna a Como, «GoDo» a Londra e Milano.

Confermata la squadra di consulenti arruolati 5 anni fa: Enrico Intra, J-Ax, Renato Pozzetto, Chiara Noschese, Roberto Favaro per la classica, Chris Baldock per la danza e l'innesto del vicedirettore di Radio Italia Marco Pontini. Previsti eventi anche con la Fondazione Gaber e momenti di ricordo al «signor G» a cui il teatro è intitolato.

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